La Roma aveva bisogno dei suoi gol, lui aveva bisogno della sua Roma. In attesa di capire cosa ne sarà del futuro, Paulo Dybala mette le cose a posto: nel primo tempo contro il Parma conquista e trasforma il rigore del vantaggio sotto la Curva Nord, nel secondo fa il 3-0 sotto la Sud e torna a mostrare l'amata mask. È una doppietta speciale quella del campione argentino: perché arriva davanti all'Olimpico che torna soldout dopo qualche mese (62.968 i paganti, tutti presenti stavolta) perché fa impazzire la moglie Oriana Sabatini e la suocera, la star tv sudamericana Catherine Fulop, in tribuna (la signora riprende tutto con il cellulare) e perché porta Dybala al terzo posto, solitario, della classifica dei marcatori argentini della Serie A. Dybala è a quota 127 gol, davanti ha Crespo (153) e Batistuta, 184. Che proprio qui, all'Olimpico, contro il Parma, il 17 giugno 2011, vinse lo scudetto con la Roma.
Dybala, l'Olimpico pazzo d'amore e le scelte della Roma
All'epoca Dybala era un ragazzino di neanche 10 anni che guardava l'Italia in tv, oggi è un uomo fatto e finito chiamato a decidere del suo futuro. Il rinnovo automatico si avvicina (mancano una manciata di partite, sei o sette) ma si avvicina anche il mercato di gennaio. Se la Roma non vuole far scattare la clausola da 12 milioni dovrebbe venderlo tra il Milan e la Lazio. Un'ipotesi che ad oggi sembra impossibile. Anche perché come diceva Mourinho e ha ribadito Ranieri: "Esiste una Roma con Dybala e una Roma senza Dybala". Per informazioni chiedere - anche - a Paredes e Dovbyk: al primo lascia il rigore del 4-0, al secondo regala un gol facile facile con una giocata da campione.
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