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Ag. Di Gregorio: “Contento della scelta fatta. Il suo obiettivo alla Juventus…”

Il portiere di scuola Inter in estate ha deciso di lasciare il Monza e di provare il salto in una big, approdando in bianconero

Carlo Alberto Belloni, agente di Michele Di Gregorio, ai microfoni di tuttojuve.com è tornato sulla scelta di approdare alla Juventus: "Un bilancio dei primi mesi di Michele Di Gregorio alla Juve? Ha fatto una prima parte di stagione molto positiva, man mano si è ambientato e ha preso confidenza con il nuovo mondo Juventus. Partita dopo partita si migliorano tanti meccanismi di squadra, sapevamo cominciasse un nuovo progetto e, di conseguenza, bisognava avere pazienza".

Principali differenze rispetto al passato?

"Indossare la maglia bianconera comporta vincere tutte le partite, ma non può essere sempre così. Nella Juve affronti avversari che giocano al 1000% e provano a metterti sempre i bastoni tra le ruote. Si sta vedendo anche in campionato, che è molto combattuto e ancora aperto. Penso che l'approccio di Michele sia stato molto positivo in ogni competizione, si è dimostrato all'altezza dell'importante ruolo".

E, a livello tecnico, gioca molto bene il pallone coi piedi. Spesso e volentieri è lui a far partire le azioni dal basso.

"Negli anni ha sempre più sviluppato questa abilità, tanto è che uno dei motivi per cui è stato scelto dalla Juve è proprio per la sua capacità di giocare con i piedi. Nel complesso è contento della scelta fatta, di quello che sta vivendo, della convocazione arrivata in Nazionale".

Come vive il rapporto con Perin, che indossa la numero uno e non è il classico secondo portiere che gioca poco o nulla?

"Hanno un buon rapporto, entrambi sono a disposizione e Michele si sta trovando bene sia con Perin che con Pinsoglio".

Quale è l'obiettivo di Di Gregorio da qui a fine stagione?

"Vuole migliorarsi e portare sempre più in alto la Juve, ovviamente augurandosi che il club possa vincere più partite possibili per raggiungere quelli che sono gli obiettivi di squadra. Non è un discorso individuale ma di squadra, le parate fine a se stesse non servono a niente. Lui è qui per far bene e aiutare il più possibile i compagni".

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