McKennie, Kelly e la sorpresa
Alcuni sono ancora indietro di condizione o sulla via del recupero dopo i rispettivi infortuni, altri invece sono sembrati semplicemente stanchi, spompati o addirittura inadatti a un contesto che sta ricostruendosi con ambizione. McKennie, per esempio, avrebbe dovuto prendere per mano i compagni e guidarli attraverso le varie highways americane, invece di finire inghiottito in un vortice di prestazioni opache. Discorso simile per i vari Nico Gonzalez, Gatti - lontanissimo dalla miglior condizione dopo l’infortunio al perone - e Koopmeiners, tuttora alle prese con un tendine che non sembra dargli pace, e che continua a limitarne la resurrezione. E poi c’è Kelly, a galleggiare in una sorta di purgatorio calcistico, in virtù di qualche prestazione accettabile alternata ad altre horror.
Tra i candidati più sorprendenti, risalti a gran velocità nelle graduatorie degli exit poll, rientra invece Cambiaso, protagonista di un Mondiale più che positivo, e in netta ripresa rispetto a un finale di stagione sottotono, che sembrava presagire un addio annunciato e inevitabile. Senza dimenticare Alberto Costa, ormai insostituibile per Tudor, ma anche Kalulu, Savona, Locatelli, Rugani e Conceiçao. Il fantasista portoghese ha brillato nella notte di Washington, dimostrando di potersi ritagliare un ruolo da protagonista, a patto che il Porto abbassi le pretese per il suo riscatto. Viceversa, la Juve virerebbe sulla pista Sancho, mai così calda come negli ultimi giorni…
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