In un calcio sempre più segnato da vincoli economici, indebitamento crescente e stringenti regole UEFA sul fair play finanziario, avere alle spalle una proprietà solida è un vantaggio fondamentale. La **Juventus** può contare su **Exor**, che continua a intervenire per garantire stabilità e operatività al club. L’ultimo contributo, versato il 1° luglio, ammonta a **15 milioni di euro**, cifra utile a coprire scadenze non rispettate, come le mancate cessioni di Weah e Mbangula. Con quest’ultimo apporto, il sostegno di Exor alla Juventus negli ultimi 13 anni sale a 676 milioni complessivi.
**Dal 2011, la Juventus ha beneficiato di diverse operazioni di ricapitalizzazione**: 72 milioni nel 2011-12, 191 nel 2019-20, 255 nel 2021-22, 128 nel 2023-24, tutte finalizzate a coprire perdite, rispettare impegni e superare momenti critici, come la pandemia o l’assenza dalla Champions.
Pur predicando l’autonomia economica del club, John Elkann si è sempre mostrato pronto a intervenire nei momenti decisivi. A marzo, Exor si era già impegnata a versare fino a **120 milioni**, in relazione al valore di mercato del club, garantendo la propria quota del 65,4% ed eventualmente anche di più. La qualificazione in Champions e gli ottavi del Mondiale per club hanno però alleggerito il fabbisogno, con premi UEFA e FIFA superiori ai 90 milioni. Lo riporta il _Corriere dello Sport-Stadio_.