Pechino, Doha e la partita di Firenze del 2018: la verità di Hamsik
Durante il suo intervento per CalcioNapoli24 non è mancato un passaggio sulla Supercoppa di Pechino persa contro la Juve, alla quale seguirono tantissime polemiche: "Il Napoli non partecipò alla premiazione per scelta della società, ma penso anche da parte nostra, della squadra. Non eravamo contenti delle decisioni arbitrali. Credo però nella buona fede, e ci crederò sempre nello sport pulito e certe cose bisogna accettarle". Poi la rivincita di Doha: "Quando vinci una coppa, un trofeo, è sempre una giornata speciale. Alzare la coppa come capitano del Napoli, contro una rivale storica ancora una volta, sono sempre finali speciali. Anche se per le scelte della Federazione abbiamo giocato a Doha e i festeggiamenti con i tifosi sono stati diversi".
Uno dei passaggi più importanti della carriera di Hamsik al Napoli è stato senz'altro lo Scudetto perso, contro la Juve, nel 2018. Il centrocampista racconta i retroscena di quella ormai famosa partita con la Fiorentina, dove Sarri raccontò dello "Scudetto perso in hotel" dopo aver visto la vittoria dei bianconeri in casa dell'Inter: "Non è stato quell'episodio (la presunta mancata espulsione di Pjanic in Inter-Juve, ndr), ha cambiato qualcosa, ma siamo noi che siamo scesi in campo con la Fiorentina. A condizionarci è stato il cartellino rosso di Koulibaly che ci ha lasciato in dieci per tutta la partita. Ci è caduto il mondo addosso".
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