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Vlahovic è un caso, la Juve cerca una via d'uscita: cosa ha in mente Comolli

TORINO - Qualche futuro per Vlahovic? La settimana che si apre oggi potrebbe portare la risposta all’interrogativo dell’estate della Juve o perlomeno avvicinare la soluzione del caso. Nei prossimi giorni, infatti, è atteso a Torino Darko Ristic, agente del bomber serbo che al momento vive da separato in casa, e in agenda c’è un incontro con Damien Comolli. L’idea della Continassa è chiara: cedere DV9 dopo che non si è arrivati all’intesa sul prolungamento del contratto in scadenza nel 2026 e dopo che il giocatore non ha accettato le proposte di spalmatura dell’ingaggio monstre da 12 milioni a stagione su un orizzonte più ampio. L’obiettivo è di ricavare almeno 30 milioni da reinvestire su un altro attaccante. Il confronto non sarà semplice perché Vlahovic al momento ha rifiutato le prime opportunità che portavano in Turchia (Fenerbahce) e Arabia Saudita e ha deciso di rimanere in bianconero fino alla scadenza naturale del contratto. Un’eventualità che la Juve non può permettersi perché significherebbe affrontare la prossima stagione avendo in rosa un giocatore che non rientra più nel progetto tecnico con la prospettiva di perderlo a zero la prossima estate. Non solo, cambierebbe la trategie sul mercato della Juve perché le impedirebbe di trattenere Kolo Muani in prestito e affiancarlo al neo acquisto David. Bisogna trovare una soluzione, insomma, e il vertice Comolli-Ristic servirà per fare un primo passo verso l’addio. La Juve chiarirà ancora una volta che non c’è più spazio per Dusan e lo inviterà a trovare una destinazione che lo possa soddisfare, abbandonando l’attuale intransigenza che lo spinge a cercare di mantenere lo stesso livello (super) di stipendio e di andare in un club della medesima caratura dei bianconeri, condizioni non semplici da mettere insieme.

Vlahovic in uscita dalla Juve

Dusan Vlahovic in questi giorni è in vacanza, dopo la conclusione del Mondiale per Club in cui non è stato protagonista. Ha segnato, sì, due gol - al Wydad Casablanca su rigore e al Manchester City - ma entrambi inutili ai fini del risultato, ha giocato titolare soltanto una volta, contro la squadra di Guardiola, e ha collezionato appena 126 minuti in quattro partite. Agli ottavi contro il Real Madrid, invece, è stato in panchina per l’intera gara. Riassunto: pochi sorrisi nel viaggio negli Stati Uniti, qualche post social criptico e un mezzo scivolone con il “like” al post di Jude Bellingham che celebrava la vittoria del Real sui bianconeri. Tre anni e mezzo dopo il suo sbarco sul pianeta Juve, Vlahovic sta vivendo il periodo di riposo con un piede fuori dalla Continassa e con l’orizzonte tutto da delineare. Arriverà presto la svolta o continuerà il braccio di ferro?

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