Vlahovic-Juve: il punto
Così, un paio di punti d’appiglio la dirigenza juventina ce l’ha, e proverà a sfruttarli in sede di trattativa d’uscita. Il primo sarà appunto lo scenario di un anno oggettivamente ai margini, nonostante impegno o gol segnati; il secondo è un piccolo sconto sulla richiesta iniziale, pur di portare a casa una cessione che potrebbe sbloccare tutto e tutti. Al momento, Comolli è fermo sui 25 milioni, ma l’obiettivo resta evitare una minusvalenza. Dunque quota 20 può funzionare, sebbene - come sempre - tanto passerà dalle richieste che arriveranno negli uffici della Continassa, chissà però quante realmente in grado di impensierire questo Vlahovic così risoluto. Almeno all’apparenza. Il rischio più concreto è in fondo quello di ritrovarsi tra 40 giorni ancora in pieno deserto, con il tempo a stringere le opportunità e il rischio serissimo di trovarsi con un nulla di fatto che penalizzerebbe la parte finale del calciomercato della Juve. Perciò diventa vitale incontrarsi nelle prossime ore.
Per questo sarà determinante utilizzare pure l’approccio giusto. Ad oggi, oltre a una richiesta di informazione da Comolli al giocatore (con l’intenzione svelata inoltre in sede di presentazione) non c’è stato alcun passo in avanti. E nelle ultime ore, in attesa di una risposta di Osimhen, è tornato a bussare alla sua porta anche l’Al Hilal. Che possa essere cambiata l’idea sul campionato arabo dopo l’arrivo di David? Alla Continassa pochi desideri sono stati così forti.
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