Eppur si muove. Qualcosa. Che è già più di qualcosina. Per Dusan Vlahovic e la Juventus, quella di ieri, è stata una giornata importante. E le prossime ore rischiano di diventare determinanti. C’è stato infatti un contatto telefonico tra l’agente del serbo, Darko Ristic (atteso in Italia nei prossimi giorni), e la dirigenza bianconera, anche per aggiornarsi sulla situazione attorno al numero nove bianconero. Un botta e risposta legato soprattutto agli sviluppi delle ultimissime ore: si è rifatto sotto il Milan, con le telefonate esplorative e il pressing di Allegri per averlo quanto prima - «Dusan è un giocatore della Juventus, è un ragazzo straordinario che ho visto giovane dalla Fiorentina», ha detto il tecnico in conferenza - , ma sullo sfondo resiste inoltre l’Al Hilal, per il quale Dusan non è prioritario ma è ugualmente considerato.
La strategia d'uscita
Margini, questi, per iniziare a considerare una exit strategy concreta con gli uomini della Continassa, dai quali Dusan e l’entourage si aspettano un “aiuto” per agevolare l’uscita. Tradotto: una buonuscita che possa colmare la distanza tra ciò che andrebbe a guadagnare DV9 con la potenziale nuova squadra e quanto prenderebbe in caso di permanenza a Torino. Per capirci: se i rossoneri dovessero offrire 7 milioni al serbo, allora da Comolli dovrebbe arrivare un impegno da 5 milioni per il giocatore e altrettanti per l’agente. Una decina di milioni, insomma, farebbero felici tutti. Ma non è un’ipotesi contemplata dalla Juventus, che non ha aperto alla possibilità di supportare l’uscita del calciatore, però allo stesso tempo sa di dover risolvere un problema non di poco conto, oggi di fatto uno dei blocchi al mercato. Nei prossimi giorni, compatibilmente con le proposte in arrivo per Vlahovic, le parti sono destinate a riparlarne. Magari a mediare, comunque a trovare una soluzione che possa accontentare tutti.
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