United, mai più. E Donnarumma gli toglie l'Europeo
La sua brillante carriera si è inceppata. Sarà per la supervalutazione, sarà per le pressioni e le (altissime) aspettative, sarà perché non è riuscito a legare con l’allenatore norvegese Solskjær e poi è andato addirittura in rotta di collisione (leggi fortissimi contrasti) con il discusso olandese Erik Ten Hag, fatto sta che la sua prima esperienza a Old Trafford è stata un flop, come confermato spietatamente dai numeri: 13 gol in 78 presenze complessive, ne aveva realizzati di più solo nell’ultima stagione con il Borussia (16 reti), quando aveva vent’anni e sembrava pronto a diventare uno dei più forti giocatori del mondo. E invece a Manchester era l’ombra del giovane talento che aveva stregato tutti. Messo fuori rosa per mesi e da 4 anni non più convocato nella Nazionale inglese. Faceva parte del “team” che conquistò l’argento europeo nella finale di Londra contro l’Italia, ultima partita disputata con i “Tre Leoni” datata 9 ottobre 2021 ad Andorra La Vella. «Forse è stato ucciso dal modo malato in cui funziona il calcio di oggi», l’amaro commento del “Guardian”.
Perde una finale di Champions, poi bocciato da Maresca
L’11 gennaio dell’anno scorso è tornato al Borussia Dortmund, prestito secco di 6 mesi e parte dell’ingaggio pagato dagli inglesi. Il 1° giugno 2024 disputa nella sua Londra, a Wembley, la prima finale di Champions League in carriera, persa per 2-0 contro il Real Madrid. Il tecnico Terzić lo schiera titolare: gioca 87’ anonimi, senza incidere. A prestito concluso, fa ritorno a Manchester. Disputa la finale-derby di Community Shield persa ai rigori contro il City. E il 30 agosto scorso viene ceduto in prestito annuale al Chelsea. Una Premier League negativa: 3 gol (e 5 assist) in 31 partite, 19 partendo titolare, 12 da subentrato, solo 9 senza mai essere sostituito. Meglio in Conference League: 8 presenze, 5 assist e 2 gol di cui uno (quello del parziale 3-1) nella finale di Breslavia vinta 4-1 sul Betis. Un mese fa la bocciatura dello stratega dei “Blues” Enzo Maresca: il Chelsea ha addirittura preferito pagare una penale di 5 milioni di sterline (poco meno di 6 milioni in euro) per rispedirlo al mittente rinunciando al ben più pesante obbligo d’acquisto per 25 milioni di sterline (quasi 30 in euro) concordato a suo tempo con lo United. Maresca gelido: «Avrebbe potuto fare molto di più». L’impressione è che, se arriverà alla Juve, debba cambiare il “chip” mentale e rimettere a posto l’orologio. Per tornare il Sancho di 4 anni fa. Per tornare Malik: il re.
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