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"Fortissimo, mi dà tutto": chi è Rongier, il pupillo di Tudor ultima idea Juve

Dopo le manovre in attacco, il baricentro del calciomercato della Juventus si è abbassato a centrocampo. In attesa di completare le uscite che possano liberare qualche slot, Damien Comolli guarda in Francia. A stuzzicare gli addetti ai lavori bianconeri è Valentin Rongier, giocatore del Marsiglia. Il profilo del francese interessa eccome e visti i rapporti già intercciati con i vertici dell'Olympique per la possibile cessione di Weah, non è detto che la trattativa non possa prendere quota nei prossimi giorni. Ma il calciatore possiede le caratteristiche che Tudor ricerca per rinforzare la mediana? Vediamolo nel dettaglio.

Rongier, quantità ed esperienza con il vizio del gol

Piedi raffinati e visione di gioco che ricordano un'altra conoscenza del calcio francese, Marco Verratti. Valentin Rongier sarà una sorpresa per i più distratti appassionati di calcio italiani, ma non di certo per i cugini transalpini. Il classe '94 ha trascorso tutta la sua carriera calcistica in Francia: ha mosso i primi passi al Nantes, squadra nella quale tra giovanili e prima squadra ha militato per ben 10 anni. Raggiunta la maturità calcistica viene notato e acquistato, nell'estate del 2019, dall'Olympique Marsiglia per la cifra di 13 milioni di euro. Ed è proprio al Marsiglia che, oltre ad esserne diventato capitano (insieme a Balerdi), ha conosciuto Igor Tudor nella stagione 2022/2023: sotto la guida del tecnico croato 46 presenze stagionali condite da un gol e due assist. Ad oggi, complessivamente, ha messo a referto ben 271 presenze in Ligue 1, con 13 gol e 20 assist. In campo europeo sono 12 le apparizioni in Champions League, 7 in Europa League e 7 in Conference League con 1 gol e 1 assist.

Rongier, ruolo e caratteristiche

Un tuttofare della mediana, potremmo definirlo così. Nasce come un centrale di centrocampo, nelle vesti di colui che detta i tempi e cerca di sporcare le azioni degli avversari. Costruttore e giocatore di rottura allo stesso tempo. All'occorrenza è stato utilizzato anche come terzino destro, sfruttando la sua spiccata velocità. Di certo la sua migliore qualità, quella più apprezzabile anche da un occhio "meno educato" è l'abilità nel tiro dalla distanza, nonché i lanci lunghi e la precisione nei passaggi. Ad aiutarlo una buona solidità fisica: al netto dell'infortunio alla rotula che lo ha tenuto lontano dal campo per quasi un anno nel campionato 23/24, nell'ultima stagione ha saltato solo 2 partite.

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