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L'altro ex Juve di cui non parla più nessuno: tripletta e più gol di Vlahovic

Sembrava essersi smarrito, inghiottito da infortuni e panchine silenziose. Il Kaio Jorge arrivato alla Juventuscon il peso del talento e le ali della promessa si era perso tra i corridoi dello Stadium, tra fisioterapisti e attese infinite. Ma il destino, a volte, sa attendere. E sa anche cambiare continente. A 23 anni, Kaio è tornato in Brasile per rinascere. Ha firmato con ilCruzeiro e ha ritrovato non solo il campo, ma sé stesso. Oggi è il capocannoniere del Brasileirao con 11 reti in 12 gare (con più gol di Vlahovic in questo 2025). E nell’ultima notte, ha scritto una pagina speciale del suo romanzo calcistico. Contro il Gremio, non solo ha segnato tre volte: ha realizzato una "tripletta perfetta".

La rinascita di Kaio Jorge

Contro il Gremio, Kaio Jorge ha incantato il Mineirão con una prestazione da leader e da finalizzatore puro. Un gol di sinistro, uno di destro e uno di testa: il manuale del centravanti moderno condensato in 90 minuti. La tripletta perfetta, come la chiamano gli intenditori, è simbolo di completezza tecnica e lucidità mentale. Ma è anche, nel caso di Kaio, un segnale al mondo del calcio: è tornato, più maturo, più affamato. Il Cruzeiro ha travolto gli avversari 4-1 - ed è in corsa per il titolo in un testa a testa con il Flamengo -, ma il protagonista indiscusso è stato lui, con la sua corsa liberatoria sotto la curva, il sorriso finalmente sereno, la fame negli occhi. Un’istantanea che vale più di mille dichiarazioni.

L’Italia alle spalle, il Brasile nel cuore

La Juventus lo aveva accolto come scommessa di talento, ma l’avventura in bianconero si è trasformata presto in un cammino accidentato. Un’unica, timida tripletta - in un’amichevole estiva contro la Next Gen - poi lunghi mesi di panchina e il prestito al Frosinone. Le occasioni vere sono arrivate a piccole dosi, e quindi Kaio ha scelto di non attendere oltre. Il ritorno in Brasile, spesso visto come un passo indietro, per lui è stato il trampolino verso una rinascita. Al Cruzeiro ha trovato fiducia, continuità e la libertà di sbagliare per crescere. E oggi, mentre guida la classifica cannonieri del Brasileirao, sogna in grande. Perché a 23 anni, col pallone che finalmente gira nel verso giusto, non è mai troppo tardi per ricominciare a volare.

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