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Modesto, dalla scrivania al campo: tutto quello che farà alla Juventus

Mani in tasca, sorriso smagliante e sguardo concentrato. Il primo giorno di François Modesto, il nuovo Direttore Tecnico della Juventus, è stato tutto ciò che ci si aspettava. E si è composto dell’emozione di una scalata compiuta, e dell’ambizione ancora fortissima per quello che c’è da fare. Tanto. Forse troppo. Comunque, ogni secondo peserà. Come ogni scelta, e questa del dt in particolare. Nel dettaglio, le mansioni specifiche, le ha spiegate Damien Comolli ai canali ufficiali bianconeri. Oltre a dirsi «felice di accogliere François nella nostra struttura», il dg ha tracciato la strada del connazionale: «Il suo ruolo - spiega - sarà centrale nel coordinamento tra l’Area Tecnica e lo staff di Igor Tudor, contribuendo a rafforzare l’identità sportiva del club». Eccola che ritorna, l’identità. Un tema fondante e fondamentale della presentazione della nuova era, ora (appunto) rafforzato da Modesto, pronto a supervisionare aspetti finora lasciati in mano ad altri professionisti del settore. Oltre a uno sguardo al campo, il direttore si occuperà così di Match Analysis, del dipartimento medico e dell’ambito psicologico.

Le parole di Comolli

Dunque sarà un supporto enorme per gli stessi giocatori, per i quali è previsto un aiuto strategico relativo all’area Performance. Pure qui: necessità “comolliane”, parte delle motivazioni per cui John Elkann ha scelto in prima persona la nuova direzione da intraprendere in zona Continassa. «La scelta di François è frutto di un’attenta valutazione - ha proseguitoComolli -: crediamo che la sua esperienza, maturata in contesti diversi e competitivi, e la sua conoscenza del calcio italiano possano dare un contributo immediato e duraturo alla crescita della Juventus». In attesa di completare il quadro con il direttore sportivo, il nuovo dt ha preso possesso di scrivania e faldoni, e ha lavorato in prima persona anche alla definizione degli affari delle ultime ore. Del resto, temi non ne mancano, e nemmeno operazioni per le quali un aiuto diventa più che necessario.

La promessa di Modesto

Dal canto suo, l’ex Monza non vede praticamente l’ora: «Entrare a far parte di una società tanto gloriosa rappresenta per me un onore e una grande responsabilità - le parole del neo dirigente Juve -. Questo club vanta una storia straordinaria e una cultura della vittoria che ammiro profondamente. Sono entusiasta di iniziare questo nuovo percorso, lavorando a stretto contatto con Damien, l’allenatore Igor Tudor e tutto lo staff per costruire un progetto ambizioso, moderno e vincente. Metterò a disposizione tutta la mia esperienza e il mio impegno per contribuire al successo della Juventus, in Italia e in Europa». Una promessa importante, che ha fatto seguito a tutte le premesse che hanno portato Comolli a scegliere proprio lui: alla base c’era la necessità di un punto di raccordo tra squadra e dirigenza, campo e uffici. Ed è sembrata così altamente simbolica, quella prima immagine: Modesto passa dal JTC alla sede, pochi passi eppure pregni di significato. Ha percorso i metri più delicati del suo mandato.

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