Era una delle carte sul tavolo, quando ci si è seduti insieme per firmare. Uno dei punti da discutere, per poi mettersi d’accordo e stringersi la mano. Il 13 giugno, quando è arrivato il rinnovo di Igor Tudor come allenatore della Juventus, in parallelo sono cominciati i lavori del club per ampliare lo staff tecnico. Passo indietro alla sera del 23 marzo: verso le 21 l’allenatore varca i cancelli della Continassa dopo un lungo viaggio dalla Croazia, al suo fianco c’è Tomislav Rogic, allenatore dei portieri. Solo pochi minuti prima, lo aveva anticipato il suo vice, Ivan Javorcic. Il “cerchio magico” di Tudor ridotto a due uomini di fiducia: niente di strano, è nell’ordine delle cose, soprattutto quando si occupa in corsa una panchina. Ancor di più se si considera che, alla Continassa, il tecnico croato ha trovato professionisti che già conosceva dalla sua esperienza da vice di Pirlo: da Riccardo Scirea ad Andrea Pertusio. Con l’inizio della nuova stagione, però, c’era da dare una risposta alla necessità del tecnico di ampliare lo staff operativo sul campo, che lo possa aiutare e accompagnare nel corso della stagione.
Juve, lo staff di Tudor si allarga: tutti i nomi
Tra i nomi che presto dovrebbero completare l’organigramma tecnico, con il ruolo di collaboratore tecnico, c’è Michele Troiano. Un profilo non nuovo al mondo Juve: ha giocato in Next Gen nella stagione 2020/2021, occupando una delle caselle di over. In mezzo al campo a fare legna e guidare i giovani Rafia, Ranocchia, Felix Correia e gli altri. Un senso didattico già sviluppato che, dopo il ritiro avvenuto nell’estate scorsa, lo ha portato a intraprendere la carriera da allenatore. L’ultimo impegno, nella passata stagione, è stato da vice di Paolo Mandelli al Modena, in Serie B. Resta al momento sullo sfondo, ma senza essere scartato, il nome di Francesco Bordin, già collaboratore di Vanoli e Di Francesco al Venezia. Per lui, una particolare attitudine all’uso dei dati e delle tecnologie applicate allo sport per analizzare le partite e le prestazioni dei singoli. Qui, soprattutto, il punto d’incontro con l’idea di calcio di Comolli che, anche nella costruzione dello staff tecnico, percorre la sua strada, ovviamente in accordo con Tudor. Una sinergia che inizia a portare i suoi frutti, dai primi nomi dei collaboratori per poi arrivare al meglio all’inizio della stagione. Una stagione da non sbagliare, per non dover ripartire - ancora una volta - da capo.
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