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Calciomercato Juve, via Nico Gonzalez! Dall’Arabia spunta l'ex obiettivo, c'è anche l'idea Bissouma

Inizialmente, Nico aveva bussato con una parvenza di snobismo, convinto che il giro successivo gli avrebbe offerto carte migliori. E, infatti, aveva ragione. La partita, tra un rilancio e l’altro, sembra aver preso tutta un’altra piega. L’Al-Ahli lo tenta con una montagna di fiches: ingaggio a doppia cifra, titolarità garantita e la promessa di tornare a brillare davvero. E allora lui si espone, senza troppo clamore, dando l’ok al suo entourage (a cui fa capo Alessandro Moggi, che ha appena definitola cessione di Retegui all’Al Qadsiah) per andare a vedere la mano. Del resto, si sa che i sauditi non sono per nulla avvezzi all’arte del bluff: quando escono allo scoperto lo fanno senza mezze misure, con offerte - nella maggior parte dei casi - irrinunciabili. Trenta i milioni che l’Al Ahli si è detto disposto a versare nelle casse della Juventus per assicurarsi le prestazione di Nico Gonzalez. Una cifra allettante, che permetterebbe ai bianconeri di rientrare dalla cifra spesa un anno fa per portarlo a Torino (33 milioni elargiti alla Fiorentina tra prestito e riscatto), liberando inoltre uno slot sulla trequarti. L’area di competenza dei prossimi due colpi di mercato di Damien Comolli: Jadon Sancho e Francisco Conceiçao…

Nico-Juve, un amore mai sbocciato

L’argentino, in bianconero, ha vissuto un anno da spettatore smarrito. Infortuni a singhiozzo, prestazioni altalenanti, e una rivoluzione tattica - quella firmata da Igor Tudor - con tanto di dirottamento sulla corsia di destra. Poi l’exploit di Alberto Costa, sempre presente nell’11 titolare del tecnico croato, e l’exploit statunitense di Chico, a relegarlo ai margini del progetto. Certo, l’Arabia non rientra tra i palcoscenici più prestigiosi, specie per un ragazzo di 27 anni, ancora a caccia del primo titolo in carriera con i club. Ma è altrettanto vero che alla Juventus Nico potrebbe vivere una stagione da comprimario, rischiando così di finire fuori dai giri della Nazionale argentina alla vigilia di un impegno cruciale, come il Mondiale negli Stati Uniti. Occorrerà farsi trovare freschi, lucidi e in fiducia per poter figurare nel listone del ct Scaloni. Anche perché la concorrenza nella Seleccion è spietata. Da qui l’apertura di Nico alle avances saudite. Troppo presto ancora per parlare di una trattativa vera e propria: le parti hanno appena avviato i contatti e nei prossimi giorni il quadro inizierà a prendere forma. Ma l’affare può decollare.

Kessie ritorna di moda

Nel frattempo, con l’occasione, la Juventus è tornata a parlare con i sauditi di un ex conoscenza della Serie A, Franck Kessie. L’ivoriano - sondato nelle scorse settimane anche dalla Roma - piace molto a Tudor. Un profilo di esperienza, avvezzo ai ritmi e ai carichi della Serie A. Insomma, un giocatore “pronto all’uso”, che aggiungerebbe fisicità alla mediana bianconera. L’Al Ahli - vista la distanza con l’entourage del giocatore per il rinnovo di contratto in scadenza a giugno 2026 - si è detta disposta a trattare per il cartellino dell’ex Milan. Kessie gradirebbe un ritorno in Italia, da capire, però, a che condizioni: in Arabia percepisce 14 milioni l’anno. Un cifra spropositata per qualsiasi realtà di Serie A, Juve compresa. Difficile credere che Kessie scelga di “trimezzarsi” lo stipendio, o almeno non senza una copiosa buonuscita dell’Al Ahli... Insomma, una pista complicata, ma non impossibile, in cui sarà proprio la volontà dell’ivoriano a giocare un ruolo chiave. Più abbordabile, invece, l’affare che potrebbe portare Yves Bissouma in bianconero. Il centrocampista del Tottenham rispetta l’identikit tracciato da Tudor per rinforzare la mediana: un profilo fisico e di passo, da alternare - verosimilmente - a Khéphren Thuram. Gli Spurs lo valutano tra i 23 e i 25 milioni. Cifra tutt’altro che proibitiva per la Juventus che però, dovrà prima ultimare la cessione di Douglas Luiz. Sullo sfondo, poi, resta sempre Morten Hujlmand. Un giocatore diverso per caratteristiche, che verrebbe impiegato con compiti regia, presumibilmente al posto di Locatelli. Lo Sporting è stato chiaro: per assicurarsi il danese, andrà pagata la clausola di 80 milioni. Una presa di posizione non gradita dall’ex Lecce, intento a ridefinire gli accordi presi con il club un anno fa, poiché strettamente legati alla permanenza di Ruben Amorim sulla panchina dei portoghesi.

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