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Juve, ora tutto è possibile: spunta un nome nuovo per il dopo Motta

Meno male che la Juve riposa... Vero, tre giorni di vacanza per la squadra e Thiago Motta. Ma i cellulari trillano a ripetizione tra i dirigenti! In ballo, come si sa, la strategia da sposare per far sì che la rosa riesca nelle ultime nove giornate a rendere per ciò che vale e quindi a chiudere almeno al 4° posto, portando a casa la partecipazione alla prossima Champions con relativo bonus minimo da 65 milioni. Particolare non da poco, che si riverbererebbe inevitabilmente anche sul mercato della prossima stagione e, a catena, sulle qualità della Juve che scenderà in campo nel campionato 25-26. Non si può lasciare nulla di intentato, per cui sono giornate di riflessioni e confronti continui. Anche perché non ci si deve far trovare impreparati qualora si decidesse per la scelta sinora rimandata, ovvero affidare la guida della squadra a un tecnico diverso da Thiago **Motta.**Atteso, almeno sino alla prossima partita con il Genoa di sabato 29 marzo, sulla panchina bianconera. E immaginare la terza figuraccia di fila dopo quella contro Atalanta e Fiorentina non richiede un tasso di fantasia alla Picasso per pensare che il ko innescherebbe il cambio.

Juve, la sensazione

Un passaggio sullo stato di salute della Juventus, oggi, John Elkann lo farà con Maurizio Scanavino, a margine dell’incontro già programmato per fare il punto su Gedi, controllata dalla Exor, la holding di famiglia che si appresta a verificare i conti delle aziende del gruppo essendo in procinto di una vetrina con gli investitori istituzionali. Scanavino, presidente di Gedi oltre che amministratore delegato della Juventus, riferirà dei conti bianconeri positivi (semestrale con il segno più, non succedeva dal bilancio 2018) e dell’andamento negativo sul campo per una fotografia con in primo piano le cause principali del problema e, sullo sfondo, le possibili soluzioni.L’ad della Juventus, ieri, ha avuto un confronto con il dtCristiano Giuntoli anche per poter riferire nella maniera più esaustiva possibile lo stato dell’arte. La sensazione è che la Juventus sia pronta a tutto qualora con il Genoa si dovesse assistere a un nuovo patatrac. Tra l’altro, scollinare l’eventuale sostituzione dell’allenatore nel mese di aprile graverebbe sulla seconda trimestrale con un impatto meno cruento dal punto di vista finanziario ed economico. Dunque, come si è già avuto modo di scrivere,Motta si gioca gran parte del suo futuro nella prossima partita. E visto che fallire la qualificazione sposterebbe inevitabilmente l’attenzione della proprietà anche su chi sta sopra al tecnico, con il campionato che volge al termine, senza una vera svolta l’esonero sarebbe più che probabile. Certo è che John Elkann non si aspettava di dover convivere con questa situazione e la Juve valuta tutte le soluzioni utili per invertire la rotta che sta portando la nave bianconera a sbattere sugli scogli.

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