"Il mio è un lavoro bellissimo, mi piace stare tra la gente". Beppe Marotta, ospite della Fondazione Famiglia Legnanese nell'ambito del format "Una cena con..." si è raccontato a tutto tondo in una intervista concessa alTGR-Testata Giornalistica Regionale. Dai primi passi nel mondo del calcio, agli obiettivi futuri e, sopratutto, quel passaggio dalla Juventus all'Inter, portando in casa nerazzurra una caratteristica imparata tra le mura della Vecchia Signora, club che lo ha consacrato tra i migliori dirigenti sportivi al mondo.
Marotta: "Pulivo le scarpe e gonfiavo i palloni"
"Ho accettato di cuore questo invito - ha raccontato Marotta - perché venire a Legnano vuol dire venire nel territorio dove sono nato e cresciuto. Il mio è un lavoro bellissimo, mi piace stare tra la gente”. Il presidente dell'Inter esordisce così nella chiacchierata ha animato la serata nella quale il dirigente è stato l'ospite d'onore. Argomento principale, va senza dire, il mondo del calcio che per l'ex bianconero è fondamentale ai fini dell'aggregazione sociale. Soprattutto, è una questione di umiltà: "Gli obiettivi si raggiungono solo se tutti remano dalla stessa parte. Pulivo le scarpe e gonfiavo i palloni, l’umiltà è sempre stata una caratteristica che mi contraddistingue".
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