«Yildiz, hai la numero 10, devi fare il numero 10». Non sappiamo se gli ha detto esattamente così, ma la sostanza è questa. Igor Tudor al primo incontro con Kenan Yildiz gli ha subito chiarito che vuole vederlo più vicino alla porta, vuole vederlo dietro una o due punte, vuole liberarlo da compiti difensivi a centrocampo che ne hanno assorbito le energie nel periodo di Thiago Motta, confondendogli anche le idee tattiche. Uno degli obiettivi che si è posto Tudor arrivando alla Juventus è stato proprio quello di rivitalizzare la fantasia calcistica di Yildiz che, per Tudor, è uno dei più grandi giovani talenti europei in circolazione e quella qualità non va sprecata. Tant'è che gli ha chiesto di cercare di arrivare più spesso al tiro e cercare la soluzione personale.
Il recupero di Vlahovic
Davanti a lui, ovviamente, ci sarà Dusan Vlahovic, l'altro attaccante da rigenerare nei prossimi due mesi. E sul quale Tudor ha fatto un lavoro psicologico molto intenso in questi pochi giorni a disposizione. Certamente, tra la voglia di rivincita e la nuova disposizione in campo, Dusan contro il Genoa sarà spinto al massimo. L'unico rischio è voler strafare, ma per lui è il primo grande esame per la rinascita.
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