Chiellini unico faro
In questo senso, fra la nebbia delle voci incontrollate tipiche di queste situazioni, al momento c’è un unico faro: Giorgio Chiellini. L’ex capitano, ora dirigente bianconero con la responsabilità dei rapporti istituzionali, avrà una posizione più centrale e preminente nella Juventus di domani. Cosa significhi esattamente “più centrale” è difficile delinearlo con precisione in questo momento, ma è lecito pensare che se, finora, Chiellini non ha messo becco in nessuna scelta tecnica su allenatore e squadra, nell’imminente futuro possa avere molta più voce in capitolo. E magari più voce in generale, visto che alla Juventus manca un volto che possa rappresentarla pubblicamente e, quando serve, mediatamente (magari anche in Consiglio Federale, dove potrebbe prendere il posto di Calvo). I tifosi lo sognano, Giorgione sta allineato e coperto, schivando con cura le voci, l’ad Maurizio Scanavino lo battezza con prudenza: «Parliamo di un dirigente che è con noi da un anno e sta facendo molto bene nel settore dove ha operato e dove può crescere ancora. Poi vedremo, adesso dobbiamo rimanere concentrati sul quarto posto e sulla conquista della prossima Champions». Tanto, l’ultima parola è della proprietà e, ieri, la proprietà era in Arabia Saudita con Donald Trump, a colloquio con Mohammed bin Salman. E, come spesso è trapelato da quella parte: tutto si deciderà dopo la fine del campionato, valutando i risultati ottenuti, sia quelli economici che quelli sportivi. Nessuno sa cos’abbia in testa Elkann, ma è noto a tutti la sua grande stima per Chiellini.
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