A Formello se n’erano accorti subito che era un solitario. Ma finché ha avuto energia e voglia di esserci, finché è stato Nuno Tavares “Express”, poteva essere quello che gli pareva. Era un fulmine, partiva e arrivava sul fondo, crossava e sfornava assist. Questo fino ad ottobre. Scatti irrefrenabili, zig-zag, cross, marce altissime. Poi ha perso energia, quella voglia di correre lontano, la continuità, e sono iniziati gli infortuni, arrivati a quota 7. Gli ultimi fuochi d’artificio, degli 8 assist in campionato, si sono ammirati tra Lazio-Genoa e Como-Lazio di fine ottobre. Poi la magia è svanita. Nuno Tavares è entrato in un tunnel, sopraffatto dalla paura di farsi male dopo ogni stop. Ha perso smalto e colpi, la sua vita laziale è stata un vivere senza, un fuggire, un rinchiudersi in se stesso. E i muscoli hanno sempre più fatto strap.
I forfait di Tavares e il mercato futuro
Baroni ha provato a ricaricarlo e risollevarlo, anche a rischiarlo nel momento clou e questo ha peggiorato la sua condizione fisica. Dall’ultimo infortunio, contro il Bodø, non s’è più ripreso. Oggi Tavares si allena solo a parte, solitario. Ieri è entrato in campo quando gli altri compagni sono usciti, ha lavorato in modo differenziato come succede da giorni. S’era rivisto prima della Juve, ma non è stato convocato. Lo stesso, salvo soprese, accadrà prima dell’Inter. E a questo punto è difficile immaginare Tavares in campo per il finale all’Olimpico, neppure da subentrato. Non è mai stato un faro per le squadre in cui ha giocato, solo un fulmine. La migliore stagione l’ha vissuta a Marsiglia con Tudor, ebbe una continuità mai avuta. L’Arsenal aveva perso le speranze l’anno prima, poi ha iniziato a prestarlo. E alla Lazio l’ha venduto per 5 milioni dopo il disastroso trasferimento in prestito al Nottingham Forest, pur tenendosi il 40% dell’eventuale rivendita.
I pensieri della Lazio per il terzino
Tavares è uno che vive a modo suo il calcio, lo spogliatoio, la squadra. La Lazio se n’era accorta subito in estate. Ma dopo l’infortunio lampo, la lenta ripresa, aveva carburato. La quotazione era diventata stellare, sarebbe rimasta tale se avesse continuato a sfornare assist come cioccolatini. Non è più quel Tavares, è una delle grandi amarezze della stagione. Ora si tratta di capire che futuro lo attende. La Lazio da giorni ha avviato le trattative per chiudere il riscatto anticipato dall’Arsenal, può essere ufficializzato nei primi dieci giorni di giugno, quando ci sarà una finestra extra di mercato, aperta per favorire le squadre che parteciperanno al Mondiale per Club. E’ una mossa anche per valutare eventuali offerte, in questo modo la Lazio potrebbe vagliarle e nel caso decidesse di accettarle avrebbe il tempo necessario per trovare un sostituto. A sinistra in bilico c’è sempre Pellegrini, sarà riscattato dalla Juve per 4 milioni, ma da tempo è in lista d’uscita. Gli acquisti a sinistra potrebbero essere due, sempre che questo Tavares convinca qualcuno a puntarci. Deve convincere anche Lotito, i conti deve farli con il 40% da versare ai Gunners.
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