Il colpo di scena su Inzaghi
Poborsky ha parlato anche del suo ex compagno di squadra, Simone Inzaghi, ora allenatore dell'Inter e autore di un gol in quella partita del 5 maggio: "Se avrei mai immaginato che sarebbe diventato un tecnico di così grande successo? Sinceramente no. Era un tipo piuttosto silenzioso ed è così ancora oggi. Certo, a bordo campo mostra le sue emozioni, ma in conferenza stampa parla sempre in modo colto e riflessivo. All'epoca, era dura per lui. Giocava poco, ma era il nostro dodicesimo uomo. Il centravanti titolare era Hernán Crespo. Era una brava persona, ho un ottimo ricordo di lui. Se siamo ancora in contatto? No, non ci sentiamo". Poi ha parlato anche delle divisioni in spogliatoio prima di quella delicata sfida con delle prese di posizioni per le squadre che erano in lotta per lo scudetto: *"Era un argomento di discussione importante tra di noi. Avevamo parecchi giocatori argentini che avevano molti amici all'Inter. Gli italiani, invece, tifavano di più per la Juventus (Quindi anche Simone Inzaghi?), dove avevano compagni di squadra della nazionale e la Juve, più in generale, è il club con più tifosi in Italia. E sul fatto che ci fossero fondamentalmente due fazioni ci scherzavamo su".*
Infine sulla finale di Champions contro il PSG: "Me la godrò e senza troppe emozioni, visto che non ho una "mia" squadra lì. Il PSG è incredibilmente forte, ma ho visto anche come l'Inter è arrivata in finale e devo ammettere che hanno costruito una grande squadra. Una squadra che funziona e che sa esattamente come giocare. Sarà sicuramente una finale interessante. Per quanto riguarda la corsa allo Scudetto, vedo il Napoli come favorito, anche perché ha avuto il vantaggio di non partecipare a nessuna competizione europea e, quindi, ha più energie. Direi proprio che vinceranno loro".
© RIPRODUZIONE RISERVATA