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Torino, Vanoli: "Cosa aspettarsi da Casadei, Perciun e Dembele. Le condizioni di Coco"
10 minuti fa
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Paolo Vanoli, tecnico del Torino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Lecce nella penultima giornata di campionato:
COCO - "Saul sta bene: avevamo provato alla vigilia dell'Inter se si riusciva ad evitare l'operazione, ma anche con il tutore era condizionato. Dopo la sfida abbiamo fatto un briefing per operarlo e speriamo di averlo per l'ultima di campionato, vedremo se riuscirà a recuperare per la Roma”.
SENZA COCO - "Soprattutto quest'anno, con questa rosa, siamo passati a quattro ma durante la partita possiamo anche giocare a cinque e il centrocampo può giocare a tre. Abbiamo tante soluzioni, è capitato a Napoli dall'inizio oppure da adattare in corsa. Bisogna sapere leggere e capire qual è la strada giusta e la situazione migliore. Nel calcio moderno i giocatori devono essere flessibili”.
INFORTUNATI - “Njie era rientrato parzialmente, ma ancora ha fastidio e paura: lo gestiamo, domani non ci sarà. Sosa sta meglio, la settimana prossima torna. E poi Karamoh ha un fastidio al pube che non gli permette di sprintare. Gli altri stanno bene”.
GIOVANI - "L'ho detto dall'inizio, è giusto che un allenatore della prima squadra segua i più giovani. La società ha fatto una bella cosa, di fare il ritiro estivo insieme, e i ragazzi si sono messi in mostra. E' uno step importante di organizzazione. Io valuto i giovani, li tengo pronti e loro devono essere pronti per la prima squadra in caso di necessità. Gabellini è interessante, anche l'Under 18 sta facendo bene. Devono essere furbi a intuire e a sentire per migliorare, restando con i piedi per terra. Oggi si godono il momento, ma la strada magari può anche essere in prestito come capitato a Buongiorno o in questa a Dellavalle che ha fatto bene a Modena. Chi ha esordito, non lo ha fatto per piacere ma perché ha qualcosa”.
LECCE - "Non guardo la loro classifica, dobbiamo solo onorare gli impegni e la maglia. Indipendentemente dal risultato o da qualche situazione come il primo tempo del Venezia, abbiamo sempre dato il 100%. A volte non risulta agli occhi, ma è ciò che faremo fino alla fine. E' da tre gare che non vinciamo, è importante fare i tre punti perché dobbiamo tentare di conquistare il decimo posto: non è nulla, ma è qualcosa di mentalità. E poi non nascondiamo la storia, per il Toro è stato un campo difficile quello di Lecce. Se siamo uomini e conosciamo la storia, dobbiamo saperlo”.
PROGETTO - "Ci sono società con opportunità di crescere per disponibilità economica, come sta facendo il Como, e poi altre che crescono con le idee, come Bologna e Atalanta. Se non ci sono queste disponibilità, tra virgolette, bisogna lavorare con le idee. E questo è il nostro obiettivo. Faccio i complimenti al Bologna, sono contento per Italiano con il quale ho giocato insieme: aveva il peso delle finali perse, finalmente ha avuto un grande successo”.
CASADEI - "E' un calo fisiologico. Il mercato di gennaio è pericoloso, ma siamo stati fortunati a trovare giocatori di valori e bravi a farli crescere in condizione. L'esperienza di Biraghi ed Elmas non è la stessa di Casadei: hanno tre storie diverse, Elmas con esperienza e qualità sa gestire i momenti della gara e i ritmi, Biraghi sappiamo l'esperienza, Casadei è un giovane. Non dimentichiamoci il Ricci di tre anni fa... Ora si vuole che Casadei segni sempre, ma non dimentichiamoci che è un investimento anche per il futuro”.
COLMARE IL GAP - "Il mix perfetto è avere giocatori di qualità ed esperienza per aiutare i giovane a crescere. Serve questo mix per arrivare in alto, davanti ai giovani servono giocatori da prendere come esempio”.
VALORI - "Cerco sempre di portare avanti i valori del club, a livello sportivo e di storia. In questa settimana, ho percepito questo. Non bisogna enfatizzarlo, ma bisogna rispettarlo. E' un aspetto che ho detto ai ragazzi, è come Superga: deve essere ogni giorno, non solo il 4 maggio. Poi quanto riesca a trasferire ai giocatori...Ci credo e faccio il massimo”.
PERCIUN - "Mi ripeto: tutti i giocatori devono essere pronti, io non guardo la carta d'identità. Valuteremo in rifinitura, vogliamo portare a casa punti. Ma se capissi che Perciun può fare il titolare, farà il titolare. Ed è già successo per Dembele e per gli altri giovani. Non faccio giocare un giovane per dare motivazioni alla squadra o perché siamo a fine stagione, non sono i miei valori. Un giovane gioca perché è bravo, ha prospettive e aiuta la squadra. Altrimenti vengono illusi. Tutti i giovani che si allenano con noi, devono essere pronti sia a entrare sia a essere pronti a giocare da titolari. Ma non sarebbe perché non vedo la mia squadra non motivata... Il giovane gioca perché ha prospettive, dovesse giocare sarei felice perché metterebbe esperienza”.
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