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Serie A, il giorno del giudizio: titolo, coppe e salvezza a eliminazione diretta

Destini e fuochi incrociati, fi li da riannodare e vecchie storie da ricordare. La penultima giornata di campionato è una guerra stellare, ma neppure il genio di George Lucas avrebbe potuto scrivere una sceneggiatura simile. Partiamo dalla galassia di Baroni, l’uomo che segnò proprio contro la Lazio il gol del secondo scudetto del Napoli: oggi avrà l’occasione per regalare agli azzurri il quarto titolo, battendo l’Inter a San Siro da tecnico biancoceleste. Marco siede sulla panchina che fu di Inzaghi, l’attuale condottiero nerazzurro, al quale i suoi tifosi chiedono di evitare un altro “5 maggio”; e pensare che quel giorno, nell’ultima giornata della stagione 2001-02, Simone punì l’Inter con la rete del 4-2, facendogli perdere il tricolore. A Parma, l’altro campo della volata scudetto, Chivu proverà a fermare il Napoli di Conte, ex Inter, per favorire a sua volta il sorpasso della squadra con la quale conquistò il Triplete nel 2010. Diversi incastri e una certezza: l’Inter stasera non può vincere lo scudetto, mentre il Napoli (che ora è a +1) sì. Se Conte non dovesse farcela subito, domani in Lega volerebbero gli stracci per organizzare l’ultimo turno di campionato. L’orientamento generale sembrerebbe quello di anticipare la 38ª di Inter e Napoli, e delle squadre che sarebbero in lotta per lo stesso obiettivo del Cagliari, prossimo avversario degli azzurri (sempre che i sardi non siano già salvi) a giovedì 22 maggio; così da tenere libera la data di domenica 25 per l’eventuale spareggio scudetto, che si terrebbe in caso di arrivo a pari punti tra le due formazioni. Il Napoli non è aff atto d’accordo: dopotutto, l’aff ollamento del calendario dell’Inter, che ha in programma la fi nale di Champions il 31, non è un problema di De Laurentiis. Un bel compromesso “all’italiana” potrebbe essere quello di accontentare i nerazzurri con l’anticipo, concedendo al Napoli di giocare lo spareggio in campo neutro, all’Olimpico di Roma, anziché a San Siro, come regolamento indicherebbe per la miglior diff erenza reti di Lautaro e compagni. Sempre che il questore di Roma non ponga il veto per ragioni di ordine pubblico. Allora sì che sarebbero guai organizzativi.

La corsa europea

La lotta Champions è un affare a quattro, ma potenzialmente a 5 o a 6 (Milan e Fiorentina) in caso di passo falso della Signora e delle romane. L’unica che potrebbe chiudere i conti già stasera, comunque, è la formazione di Tudor (se Lazio e Roma perdono e il Bologna non vince), mentre le altre dovranno in qualsiasi caso arrivare a domenica prossima col fiatone. A proposito di incroci: Igor si gioca il futuro contro la prima squadra che ha avuto l’opportunità di guidare in Italia, l’Udinese. Non può che sorridere, pensando al destino, pure Vincenzo Italiano: ha appena vinto la Coppa Italia dopo aver perso tre fi nali con la Fiorentina, e proprio a Firenze, stasera, va a giocarsi l’ultima chance di raggiungere il quarto posto, con l’Europa League già in tasca. Il Milan per andare almeno in Conference deve invece battere la Roma all’Olimpico, nell’ultima in casa di Ranieri, e replicare domenica prossima con il Monza... di Galliani, a proposito di passato. A quel punto, il 6° posto non potrebbe più sfuggire ai rossoneri. La Viola non è invece padrona del proprio destino: anche battendo stasera il Bologna e domenica l’Udinese, a quota 65 potrebbe arrivare sotto Juve, Lazio e Roma o Milan, quindi restare fuori dalle coppe. Aggiungendo agli intrecci di Baroni, di Inzaghi, di Conte e di Chivu anche quelli di Giampaolo (ex Torino), di D’Aversa (ex Lecce), di Zanetti (ex Venezia), di Nicola (ex Empoli) e di Di Francesco (ex Cagliari), sono 10 gli allenatori coinvolti a livello emotivo - direttamente nel senso che affrontano il loro passato o indirettamente cioè che sperano in un passo falso dei club che hanno guidato - nei 90’ più incredibili della storiarecente del nostro calcio.

Bagarre salvezza

Nella zona retrocessione comincerà un mini-campionato tra 6 squadre: le ultime 2 andranno in B insieme al Monza. Tre di queste, hanno il match point già stasera: il Cagliari con il Venezia, il Verona con il Como e il Parma con il Napoli. Se vincono, sono tutte e tre salve. Come per lo scudetto, se terzultima e quartultima arrivassero alla 38ª a pari punti giocherebbero lo spareggio. Se quelle appaiate fossero tre o più di tre, si procederebbe con la classifica avulsa che tiene conto dei punti ottenuti tra le formazioni coinvolte. Solo a titolo esemplificativo: in caso di arrivo a 34 tra Cagliari, Lecce ed Empoli, retrocederebbero i sardi. Cagliari, Verona e Parma potrebbero però festeggiare la salvezza già stasera vincendo, o se Lecce ed Empoli perdessero entrambe con Torino e Monza, due tra le poche che non hanno più obiettivi di classifica.

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