Barzagli sulla Serie A, lotta Champions e nuovo ruolo del difensore
L'ex difensore della Juventus è intervento a Sky Sport a margine della presentazione per la 28^ edizione del Torneo Manlio Selis, la Sardegna Cup dove si sfidano gruppi di ragazzi Under 14: "È un torneo organizzato bene, che dà la possibilità a tante squadre sarde e di tutta Italia di confrontarsi con ragazzi di altre nazioni. Una contaminazione di culture. Poi abbiamo sentito tante belle testimonianze di associazioni chr organizzano tornei per altri scopi benefici. Questa è la forza dello sport". Poi Barzagli ha parlato anche della Serie A e dei tanti traguardi ancora da raggiungere per diverse squadre: "È emozionante per noi che lo vediamo da casa, ma arrivare all'ultima giornata con tutto questo stress non è semplice. È in ballo tutto, dal campionato alla zona Champions fino alla retrocessione. Campionato emozionante. Il Napoli ha qualcosa in più dopo quei cinque minuti finali di ieri molto intensi anche per me che li guardavo.
Come sta cambiando il ruolo del difensore? È cambiato come cambia il calcio, ora per diventare un top devi saper far tutto: difendere e impostare, però per me la cosa principale resta sempre saper difendere. Poi c'è anche un po' di confusione legata ad alcune regole, come l'uso delle braccia che sono fondamentali per un difensore o il fuorigioco di un millimetro. C'è molta più attenzione rispetto a quando giocavo io, che un po' di esperienza la usavo". Infine sulla Nazionale: "Spalletti è stato bravo a capire quello che è successo all'Europeo. Non era semplice, è subentrato in corsa e ora è stato bravo a craere un bel gruppo, una base importante. Poi ovviamente anche altri possono entrarci. I risultati poi ti aiutano molto a crescere e credo che abbiamo rivisto una Italia che abbia voglia di tenere la maglietta e sentire l'inno".
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