Manca una partita al termine della stagione ed è una partita pesante per la Juventus, perché al Venezia in palio c'è la qualificazione alla prossima Champions League. La missione sul campo per la squadra di Igor Tudor è tracciata, vincere per staccare il pass, poi i bianconeri potranno pensare al futuro. A breve termine, con il Mondiale per Club, ma soprattutto nel lungo periodo dove si valuta un ritorno al passato.
Antonio Conte è il grande obiettivo della dirigenza juventina per la panchina. L'allenatore salentino, a un passo da regalare al Napoli il suo quarto Scudetto, è il candidato numero uno per tornare alla guida del nuovo progetto bianconero. Un'ipotesi che già fa galoppare la fantasia dei tifosi, ma qualora dovesse concretizzarsi il clamoroso ritorno come giocherebbe la nuova Juve di Conte?
Dal modulo agli uomini chiave del nuovo progetto, proviamo ad analizzare lo scenario.
COME GIOCHEREBBE LA JUVENTUS DI CONTE: IL MODULO - Si parte proprio dal modulo. A Napoli Conte è ricorso anche al 4-3-3 e al 4-4-2/4-2-3-1, dimostrando di aver saputo aprirsi a nuovi sistemi di gioco, ma la difesa a tre rimane un caposaldo nell'idea di calcio dell'allenatore leccese. E' verosimile dunque pensare che in caso di nuova avventura a Torino il percorso possa riprendere da dove aveva lasciato, ovvero con un 3-5-2 o un 3-4-3. Questa soluzione peraltro darebbe continuità anche al lavoro che la Juventus ha fatto dall'arrivo di Tudor in panchina.
Come giocherebbe la Juventus di Conte: modulo, formazione e uomini chiave
COME GIOCHEREBBE LA JUVENTUS DI CONTE: LA FORMAZIONE E GLI UOMINI CHIAVE - Discorso che diventa più articolato passando alla formazione e agli uomini chiave del progetto. Tutto si lega, inevitabilmente, a come il mercato ridisegnerà la rosa tra innesti mirati e qualche possibile cessione, ma ad oggi non ci sarebbero dubbi su quale sarebbe il terzetto difensivo: Gleison Bremer perno centrale, Pierre Kalulu e Federico Gatti ai suoi lati, questa sarebbe la linea davanti alla porta di Michele Di Gregorio.
Un centrocampo a tre ripartirebbe senza dubbio da Khéphren Thuram e Teun Koopmeiners come interni con Manuel Locatelli in cabina di regia, anche se la ricerca di nuovi interpreti di rilievo nel ruolo (in questo senso il nome di Sandro Tonali resta nei radar) è destinata inevitabilmente a rivedere la cerniera in mediana. In un centrocampo a due invece troverebbe meno spazio l'olandese ex Atalanta per caratteristiche tecniche.
Capitolo attacco. A due o a tre, oggi i punti fermi sarebbero due: Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz - faro tecnico da cui ripartire -, supportati eventualmente come terza voce da Nico Gonzalez. Il problema è che il reparto offensivo più degli altri sembra destinato ad un'ampia opera di restyiling. In uscita, con Vlahovic sulla lista dei possibili partenti e il futuro di Randal Kolo Muani tutto da decifrare, ma anche in entrata considerando che l'obiettivo numero uno è Victor Osimhen, uno che fagocita inevitabilmente spazi là davanti.
COME GIOCHEREBBE LA JUVENTUS DI CONTE - I discorsi di mercato arriveranno più avanti e passeranno inevitabilmente dalla qualificazione alla prossima Champions prima ancora che dalle indicazioni di Conte, qualora arrivasse (o di chi comunque raccoglierà l'eredità di Tudor in panchina). Al netto di tutto, con i giocatori attualmente presenti in rosa sarebbero tre potenzialmente gli ipotetici schieramenti a disposizione del tecnico leccese:
- 3-5-2: Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Gatti; Weah, Koopmeiners, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Yildiz, Vlahovic.
- 3-4-3: Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Gatti; Weah, Thuram, Locatelli, Cambiaso; Nico Gonzalez, Vlahovic, Yildiz.
- 4-3-3: Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Gatti, Cambiaso; Koopmeiners, Locatelli, Thuram; Nico Gonzalez, Vlahovic, Yildiz.
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