Le certezze oltre i flop
Tutto questo nella stagione dei suoi diciannove anni, diventati venti un paio di settimane fa soltanto, alla sua prima, vera, esperienza “tra i grandi”. Mica poco. E poi? E poi si ripartirà dal buono della rivoluzione avviata la scorsa estate, con un mercato importante per giocatori cambiati e cifre investite. I più attesi - da Douglas Luiz a Koopmeiners - hanno deluso, questo ormai è acclarato. Ma chi è arrivato in sordina, attraverso operazioni meno onerose, ha saputo convincere appieno, pur nel contesto di una stagione dall’andamento ondivago, per utilizzare un eufemismo. È il caso di Michele Di Gregorio tra i pali, di Pierre Kalulu in difesa, di Khephren Thuram in mezzo al campo. Investimenti mirati, stipendi contenuti. E un futuro a Torino ancora tutto da scrivere.
Aspettando Bremer
Come quello di Gleison Bremer, in senso assoluto - con ogni probabilità - il giocatore più forte della rosa bianconera. Considerarlo una certezza, di questi tempi, appare però decisamente avventato: il brasiliano sta lavorando sodo per recuperare dal crack al crociato e la tabella di marcia è stata finora pienamente rispettata, ma sul suo rendimento al momento del rientro in campo aleggiano per ora diversi punti interrogativi. Il Mondiale per Club dovrebbe bagnare il suo secondo esordio con la Juventus, anche se ci vorrà tempo prima di rivederlo al meglio. E poi, naturalmente, c’è la vecchia guardia, o almeno quel che ne resta dopo la rivoluzione giuntoliana dell’ultimo anno. In questo senso, Federico Gatti e Manuel Locatelli hanno confermato la loro importanza all’interno di questa Juventus.
L'incognita Cambiaso
D’accordo, in altre epoche avrebbero forse faticato a strappare una maglia da titolare, ma di questa Juventus stiamo parlando. E in questa Juventus si sono dimostrati all’altezza della situazione, al punto da escludere scenari futuri che non prevedano la loro presenza nello spogliatoio. A livello tecnico, il discorso vale anche e, anzi, a maggior ragione per Andrea Cambiaso, che in particolare nella prima parte della stagione si è rivelato un autentico trascinatore. Sul suo conto, però, pende la spada di Damocle del mercato: a gennaio era stato a un passo dal trasferimento al Manchester City, oggi gli stessi Citizen e diversi altri club di primo piano in Europa continuano a monitorarlo molto da vicino. Un’incognita in più tra le tante incognite del firmamento bianconero. Ancora per qualche giorno, almeno.
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