Igor Tudor ha parlato al termine di Venezia-Juve: "Il mio futuro si saprà prima del Mondiale per Club. Si saprà presto. È giusto così, che prima che andare lì si conosca il mio futuro. Non sarebbe giusto andare lì senza futuro alla Juve. Non per me, soprattutto per il club. Andare lì e non avere futuro non sarebbe una cosa corretta per nessuno. Presto si saprà. Non ne abbiamo parlato ancora, siamo stati concentrati sul finale di stagione. Pretendo di saperlo prima? Sì è chiaro, per tutti. Ho una sensazione? Sono sempre contento, qualsiasi cosa succede io lo accetto a braccia aperte".
Tudor: "È un bel traguardo, non era facile"
Intanto, è cosa fatta la qualificazione alla prossima edizione di Champions League: "Tutti sentivamo la partita per quello che c'era in ballo. Nelle riunioni ho cercato di farla sembrare una partita qualsiasi. Siamo andati sotto e siamo stati calmi, facendo le nostre cose. Complimenti ai ragazzi, che dal primo giorno si sono messi a disposizione per lavorare nel modo giusto, perfetto. Non era facile con tre scontri diretti fuori casa. È un bel traguardo, sono felice e contento".
Tudor: "Champions guadagnata sul campo"
Un traguardo raggiunto al termine di una corsa a ostacili: "Abbiamo fatto quasi tutte le partite senza uno o due titolari, abbiamo avuto infortuni, Gatti e Koopmeiners hanno giocato poco, Yildiz non c’è stato per un po’ di partite. Non era facile, ce la siamo guadagnati sul campo".
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