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Comolli, tic tac Juve: ha lasciato il Tolosa, cosa farà in bianconero

Aria di cambiamenti in casa Juve: come anticipato nei giorni scorsi, la dirigenza è pronta ad accogliere Damien Comolli. Dopo aver chiuso il campionato di Ligue 1 al decimo posto con il Tolosa, il numero uno del club francese avrebbe comunicato ai dipendenti la sua decisione di lasciare l'incarico, come riportato da L'Equipe. Al timone de Les Violets dal 2020, era stato scelto da RedBird Capital Partners poco dopo l’acquisizione del club da parte del fondo d’investimento americano. Durante la sua gestione, il Tolosa ha conosciuto una vera rinascita: la promozione in Ligue 1 nel 2022 e, in particolare, la storica Coppa di Francia vinta nel 2023, primo trofeo nazionale in più di sessant’anni.

Comolli lascia il Tolosa e abbraccia la Juve

L’ormai ex presidente del Tolosa si appresta ora a intraprendere una nuova avventura. E il suo futuro sarà alla Juventus, dove potrebbe assumere un ruolo di primo piano nella riorganizzazione societaria bianconera. Ma chi è il manager che potrebbe diventare il nuovo volto dirigenziale della Vecchia Signora e di cosa si occuperebbe? La risposta non è avvolta nel mistero, anzi. John Elkann starebbe lavorando a una profonda ristrutturazione societaria e ha un'idea ben chiara: creare un team dove ogni figura abbia un ruolo definito e complementare. In questo mosaico prende forma anche il futuro ingresso di Giorgio Chiellini, destinato ad avere voce in capitolo non solo a livello istituzionale, ma anche tecnico. Comolli, in questo contesto, rappresenterebbe l’anello di congiunzione perfetto tra gestione sportiva e visione strategica. Ma conosciamolo meglio.

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Chi è Damien Comolli

La sua carriera è lunga e articolata, nonostante l’età non avanzata. Ex calciatore nelle giovanili del Monaco, Comolli ha presto capito che il suo posto non era in campo. Dopo un breve passaggio da allenatore, ha trovato la sua vera vocazione dietro la scrivania. Da brillante scout capace di individuare talenti in erba, si è trasformato in direttore sportivo e poi dirigente di caratura internazionale. Ha lavorato per club di primo piano: Arsenal, Tottenham (dove fu tra i promotori dell’acquisto di un giovane Luka Modric per 21 milioni di euro), Liverpool e Fenerbahçe, prima di approdare al Tolosa sotto la proprietà del fondo RedBird Capital. Ma cosa rende Comolli così appetibile per la Juventus? Oltre alla sua esperienza internazionale, il dirigente francese è noto per il suo approccio analitico: appassionato di dati, algoritmi e modelli predittivi, basa molte delle sue decisioni su criteri scientifici. Ma ciò che più convince la dirigenza bianconera è la sua capacità di unire risultati sportivi e sostenibilità economica: bilanci sotto controllo, investimenti mirati, stipendi sostenibili. In una parola, equilibrio. In un momento storico in cui la Juventus guarda al futuro con l’esigenza di tornare competitiva senza perdere di vista la sostenibilità, lui sembra incarnare il profilo ideale. La rivoluzione bianconera, insomma, potrebbe parlare francese.

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