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Conte, la Juventus si sente ancora in vantaggio. La dirigenza è stata rinnovata non stravolta (Gazzetta)

Conte, la Juventus si sente ancora in vantaggio. La dirigenza è stata rinnovata non stravolta (Gazzetta)

La Gazzetta, con Fabiana Della Valle, analizza anche il lato Juve della vicenda. Da Torino, scrive il quotidiano, sono ancora convinti di poter portare a Torino Conte. Ma la chiave sta in quella frase riportata nell’articolo: “una dirigenza rinnovata ma non stravolta”. Giuntoli è rimasto, anche se circondato da altre figure. Conte – come spiegato ieri – aveva chiesto condizioni precise per tornare in bianconero. Le sue richieste non sono state esaudite da Elkann e quindi adesso appare improbabile che cambi idea.

La Gazzetta comunque scrive:

Con Comolli inizia a prendere forma il progetto di potenziamento voluto dalla proprietà dopo una stagione deludente e anche alla luce dell’uscita di Francesco Calvo dall’area commerciale. Una dirigenza rinnovata ma non stravolta che avrà come obiettivo principale quello di riportare a Torino l’allenatore scelto da Elkann per tornare in alto: Antonio Conte, ex capitano, ex timoniere e artefice della rinascita bianconera nel 2012, con tre scudetti di fila conquistati dopo due settimi posti. Nonostante l’ottimismo che filtra da Napoli la Juventus non ha rinunciato alla sua prima opzione (o forse sarebbe meglio dire l’unica, perché l’alternativa in caso di no al momento sarebbe la conferma di Igor Tudor) e si sente ancora in vantaggio, perché può contare, oltre che sulla mozione degli affetti, sulla sponda di Giorgio Chiellini, uno dei pretoriani del tecnico. E ora avrà anche un manager in più, che sbarcherà a Torino con grandi ambizioni, pronto a convincerlo.

Il piano Elkann per la Juventus: Conte e Chiellini al comando, incerti i destini di Scanavino e Giuntoli (il servizio di Sky Sport)

Sky Sport con un servizio a firma Giovanni Guardalà ha tratteggiato il piano di John Elkann per la nuova Juventus.

Ecco cosa dice il piano:

La Juventus sta cambiando velocemente, riflessioni progetti, incontri. Ma finché non va in porto il tassello più importante, ossia l’allenatore, le altre mosse sono parcheggiate in sala d’attesa.

Antonio Conte sarebbe più di uno nuovo tecnico per la Juventus, l’uomo chiave da cui ripartire sul campo e non soltanto. È in atto il piano di rifondazione della Juventus. Ruolo centrale dell’allenatore inteso come Conte figura che può modellare tipologia e compiti di chi avrà a fianco lui nella società.

Il piano porta a un rinnovamento totale di quadri dirigenziali. John Elkann sta dimostrando l’impegno dell’azionista nei confronti del club. Non solo una questione di soldi, e tanti, investiti in modo non soddisfacente per la proprietà nel passato recente ma anche di cuore e di famiglia.

Elkann sta lavorando all’organigramma della Juventus

Venerdì si deciderà il destino di Conte, non scontato, ma a Torino restano fiduciosi e intanto lavorano al resto del progetto. Non è ancora definito il destino dell’ad Maurizio Scanavino e di Cristiano Giuntoli. Ma i profili che si stanno valutando per il nuovo corso sono evidentemente sovrapponibili ai loro. La priorità dopo l’allenatore riguarda un dirigente di estrazione sportiva con competenze sul piano dell’organizzazione aziendale. Il profilo più accreditato è quello di Damien Comolli appena dimessosi dal Tolosa e che sarà in Italia la prossima settimana. Il progetto prevede di avere tutti nomi al suo posto per la fine della prossima settimana.

Per la parte strettamente calcistica, tra direttore sportivo e capo degli osservatori, è molto apprezzata la figura di Matteo Togniozzi lo scorso anno al Granada dopo sei anni alla Juventus, con Paratici prima e poi Cherubini. Tra i suoi colpi Hujisen, Yildiz a zero Barrenechea. Tognozzi è pronto a tornare. A fare da garante del piano Giorgio Chiellini uomo di fiducia di Elkann. Chiellini avrà un ruolo centrale nell’ambito dell’area sportiva dopo un anno da ambasciatore. Chiellini e Conte potrebbero tornare insieme 14 anni dopo l’addio dell’allenatore. Lui e Conte parlando la stessa lingua da vincenti e hanno il bianconero nel sangue, condizione indispensabile per la rifondazione.

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