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Chirico si sfoga: "La Juventus aveva bisogno di Conte. Pensavo di conoscerlo, non dica più di…

In un video su Youtube il giornalista sportivo Marcello Chirico ha fatto alcune considerazioni sul mancato ritorno alla Juventus.

C'è grande delusione in casa Juventus dopo il mancato ritorno di Antonio Conte che ha preferito rimanere al Napoli. Una scelta che ha scatenato lo sfogo di Marcello Chirico su Youtube: "Il cancello della Continassa, caro Antonio, è chiuso! Pensavo di conoscere bene Antonio Conte. Non lo conosco così bene. Lui dice di essere una persona seria. Non è una persona seria. Gli auguro il meglio al Napoli, che se l'è comprato due volte. Non mi interessa".

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"Conoscendo Conte e conoscendo la sua juventinità - o per lo meno pensavo di conoscerla - io immaginavo che fossero le condizioni ideali per tornare. Ecco perché mi spingevo a dire che sarebbe tornato al 90%. L'anno scorso, quando era libero, avrebbe pagato di tasca propria per tornare alla Juventus. Ha mandato emissari, messaggi da tutte le parti per dire che era disponibile a tornare. Poi non se n'è fatto nulla e capisco che questa cosa gli sia pesata, ma l'uomo che aveva deciso quello era Giuntoli. Giuntoli è stato messo da parte, quindi Conte non l'avrebbe neanche trovato, come a fargli capire: 'Vedi? quello che non ti voleva non c'è nemmeno più', ma a lui non è importato nemmeno di questo" ha aggiunto il giornalista di fede bianconera.

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"Ecco perché io metto in discussione in questo momento non la serietà, ma la juventinità di Conte. Conte adesso lo amano anche a Napoli? Sì, lui si sente amato, ma la Juve è la Juve. A quanto pare non è così. Questo è l'unico sbaglio che ho fatto, di contare ciecamente sulla juventinità di Conte. Conte ha una juventinità di facciata. Ha fatto tantissimi anni alla Juve, come ottimo giocatore, capitano, allenatore, ma la juventinità è un'altra cosa".

"Cosa pensa di fare ora Conte? Un dispetto alla Juve perché la Juve si merita questo non avendolo voluto l'anno scorso? Forse ci dimentichiamo del 2014? Conte stesso a Belve si era pentito, chiedendo quasi scusa e dicendo che oggi non rifarebbe l'errore di andarsene in quella maniera, facendo passare per cosa grave una sciocchezza. Poi ricordiamoci anche il dito medio ad Andrea Agnelli durante Juventus-Inter".

"Quindi perché la Juventus doveva essere in debito con Conte? Perché Conte doveva fargliela pagare alla Juventus? Per cosa? Mi sembra che la Juventus avesse invece dei crediti nei confronti di Antonio Conte. E poi, soprattutto, gli amici non si vedono nel momento del bisogno? In questo momento la Juventus aveva bisogno di Antonio Conte, di avere un uomo juventino - o pensava di avere uno juventino - che potesse portare mentalità e voglia di vincere, DNA, uno bravo che sapesse come insegnare a vincere ai giocatori della Juventus, attuali o che arriveranno".

"La Juventus ci credeva e aveva dimenticato il 2014, aveva dimenticato il dito medio, aveva dimenticato tutto e quasi in ginocchio sono andati da Conte a dirgli: 'Dai, vieni via da Napoli!'. Conte ha detto no. Gli amici si vedono nel momento del bisogno. Probabilmente Conte è un grande professionista, un bravissimo allenatore, ma non dica più di essere juventino. Non lo dica più. Buon lavoro, Antonio, ma non dire più di essere juventino, perché non lo sei" ha concluso Chirico.

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