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Serie A, rivoluzione nelle panchine: quante analogie con l'estate del 2021

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Serie A, rivoluzione nelle panchine: quante analogie con l'estate del 2021

items-center text-gray2 flex text-sm gap-1.5"> Alessandro Miglio

4 minuti fa

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Il mercato panchine della Serie A è sempre più nel vivo. Cinque delle prime otto squadre in classifica cambieranno sicuramente allenatore: il Milan ripartirà da Allegri, Gasperini ha salutato l’Atalanta ed è pronto a unirsi alla Roma, Sarri è a un passo dal ritorno alla Lazio e Palladino si è dimesso dalla Fiorentina. Anche la Juventus e l’Inter potrebbero cambiare guida tecnica, mentre il Napoli è l’unico certo di continuare con Conte. Questa rivoluzione è simile a quella del 2021, quando sei delle prime otto squadre hanno annunciato un nuovo allenatore.

Inter: da Conte a Inzaghi - Il 26 maggio 2021, l’Inter e Conte hanno comunicato la separazione consensuale con un anno di anticipo sulla scadenza del contratto. I nerazzurri avevano appena vinto lo Scudetto, a 11 anni di distanza dall’ultimo. Per iniziare un nuovo ciclo la dirigenza ha scelto Inzaghi, fino a quel momento vicino al rinnovo con la Lazio. Con i nerazzurri, l’ex attaccante ha vinto un campionato, tre Supercoppe e due Coppe Italia.

LA RIVOLUZIONE DEL 2021

Juventus: da Pirlo ad Allegri - Dopo un quarto posto e la conquista di due trofei, la Juventus ha scelto di non confermare Pirlo. Il suo successore è stato Allegri, alla seconda esperienza con i bianconeri. Il toscano è rimasto sulla panchina della Juventus per tre stagioni, vincendo una Coppa Italia. Il suo esonero è arrivato proprio dopo la finale contro l'Atalanta, decisa da un goal di Vlahovic.

Napoli: da Gattuso a Spalletti - In quattro anni la storia del Napoli è cambiata: sono arrivati due Scudetti e i partenopei puntano a continuare a crescere con l’obiettivo di togliersi altre soddisfazioni. Tutto è iniziato con la decisione di De Laurentiis di sostituire Gattuso con Spalletti, fermo da due anni dopo l’avventura con l’Inter. L’allenatore è rimasto a Napoli soltanto una stagione, ma è bastata per dominare la Serie A.

Lazio: da Inzaghi a Sarri - La decisione di Inzaghi di lasciare la Lazio per andare all’Inter ha costretto Lotito a cercare un nuovo allenatore. Alla fine la scelta è ricaduta su Sarri, un nome attualissimo in ottica biancoceleste. Nella sua prima avventura a Formello, il tecnico ha ottenuto come miglior risultato un secondo posto. Nella stagione successiva è arrivato il divorzio dopo una sconfitta contro l'Udinese.

Roma: da Fonseca a Mourinho - L’annuncio dell’arrivo di José Mourinho alla Roma è stato un autentico colpo di scena. Nessuno se lo aspettava, anche se il rapporto con Fonseca era ai minimi termini. Lo Special One ha brillato soprattutto in ambito europeo, conquistando la Conference League e arrivando fino in finale di Europa League. Un percorso concluso con una sconfitta anche a causa di un rigore netto non concesso ai giallorossi.

Sassuolo: da De Zerbi a Dionisi - Dopo l’ottavo posto ottenuto in campionato, De Zerbi ha scelto di iniziare la sua carriera all’estero passando allo Shakhtar. Per sostituirlo il Sassuolo ha preso Dionisi, reduce dalla promozione in Serie A con l’Empoli. Il toscano è rimasto alla guida del club poco più di due anni e mezzo, arrivando undicesimo come miglior risultato.

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