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Salihamidzic sale. Juve, la corsa al ds: resistono altre tre candidature

TORINO - Ieri si è ufficialmente aperta la finestra di mercato straordinaria per sistemare gli organici in vista del Mondiale per Club, la nuova fiammante competizione voluta dalla Fifa. Ebbene, la Juventus ha cominciato senza avere un direttore sportivo operativo per portare avanti le trattative. Nel pieno della rivoluzione dirigenziale, in realtà qualcosa si è mosso proprio ieri, con le prime uffi cialità all’interno dell’organigramma, in attesa di capire se a breve arriverà in organico anche un ds che possa interfacciarsi con Chiellini e Comolli: la possibilità di rinforzare ulteriormente la struttura dirigenziale è in mano all’ex presidente del Tolosa.

Juve, in tre per il posto di ds

Si parla tanto di Diego Lopez, dirigente giovane (35 anni) che ha chiuso a maggio il rapporto professionale con il Lens dopo aver confezionato a gennaio la cessione record del difensore uzbeko Khusanov al City per 40 milioni. È un profi o che interessa, non solo alla Juve, così come Massara che è stimato da Comolli per la stagione al Rennes in Ligue 1: abituato a lavorare in gruppo e, soprattutto, a farlo lontano dai rifl ettori, l’ex direttore sportivo del Milan, che peraltro ha casa a Torino, ha molti estimatori in Italia e all’estero. Così come Tognozzi: per l’ex ds del Granada si tratterebbe di un ritorno, dopo aver salutato il club bianconero a ottobre del 2023. Ma attenzione a un nome che è già circolato in passato e che può tornare di moda: si tratta di Salihamidzic, che della Juve è stato calciatore prima di cominciare la carriera da dirigente. È molto stimato da Chiellini ed è ancora molto legato all’ambiente bianconero.

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