tuttosport.com

Maledizione Juve, altro infortunio stavolta in Nazionale: l'Italia di Spalletti perde un altro pezzo

La Nazionale italiana si è ritrovata a Coverciano per preparare i match che la vedranno contrapposta a Novergia e Moldavia per le qualificazioni al Mondiale 2026. Tra i calciatori convocati da Luciano Spalletti c'è anche Manuel Locatelli. La permanenza del centrocampista juventino nel ritiro azzurro è però durata pochissimo a causa di un problema fisico emerso nelle scorse ore.

A saltare subito all'occhio per Manuel Locatalli è stata la vistosa fasciatura alla gamba destra notata da giornalisti e addetti ai lavori all'arrivo a Coverciano. Dopo la risonanza magnetica effetuata nel pomeriggio, la Figc ha infatti comunicato ufficialmente il forfait del centrocampista della Juventus: "Locatelli lascia ritiro per trauma alla caviglia. Il centrocampista Manuel Locatelli, indisponibile per le prossime gare dell'Italia di qualificazione al Mondiale a causa di un trauma distorsivo alla caviglia destra occorso nell’allenamento di ieri, lascerà questa sera il ritiro della Nazionale per rientrare al club di appartenenza".

"Qui si respirano energie super positive, c'è grande voglia di stare tutti insieme e iniziare un cammino con entusiasmo e gioia". Esordisce così Giacomo Raspadori ai microfoni di VivoAzzurroTv nel raccontare il ritorno in Nazionale dopo lo Scudetto vinto con il Napoli. "Quando la Nazionale chiama ti dà carica da solo. Sono anche bolognese e oltre ad aver vinto uno Scudetto pazzesco, ho gioito anche per il Bologna dei miei amici che erano tutti all'Olimpico. Sono traguardi che fanno la storia e lasciano il segno nelle annate: averne fatto parte è una fortuna e una bravura, i successi si costruiscono col lavoro quotidiano". E svela i complimenti di Spalletti: "Ha dimostrato di essere felice per noi. Nelle squadre si creano rapporti importanti e stretti, lui a Napoli lo ha creato vincendo. Lo abbiamo visto felice, anche per la gente e la città: c'è stato e sa cosa significano il calcio e vincere a Napoli. Come due anni fa, è stata la vittoria di tutti. E ha trasmesso a tutta Italia la bellezza del gioire e soffrire insieme. Ora questa gioia va portata qui".

L'Italia torna a giocare a Reggio Emilia, nello stadio che ha lanciato Raspadori: "Uno stadio fondamentale perché ho esordito lì. E Sassuolo è stato il culmine di un percorso da ragazzo a uomo, oltre ad averci fatto il primo gol con la Nazionale. Ho ricordi, emozioni e amici che ancora ci lavorano, sarà emozionante tornarci". Qual è il gol che ricorda con più gioia in Nazionale? "Quello all'Inghilterra a San Siro in Nations League. Per l'importanza del gol e perché c'era la mia famiglia e ho segnato davanti a loro. Oltre a essere stato pure un bel gol: l'aspetto estetico incide". In conclusione, un pensiero a sua figlia: "Mia figlia mi dà una gioia diversa, quello che ti trasmette lei nient'altro. Veramente non riesco neanche a parlarne! E ha fatto un esordio vincendo lo Scudetto, è scesa in campo con me con il Cagliari: una presenza e un titolo! Era già stata allo stadio, in campo no".

"Per quanto mi riguarda è un grande orgoglio essere tornato a distanza di un anno e sono molto contento". Riccardo Orsolini, dopo la stupenda stagione con il Bologna, ai microfoni di VivoAzzurro Tv non nasconde la gioia di essere tornato in Nazionale. Ora però, testa alla Norvegia. Come si prepara questa gara? "La viviamo in maniera serena, consapevoli delle nostre qualità e che rappresentiamo un popolo, una nazione che giustamente si aspetta tanto. In Norvegia è una delle partite più toste del girone, faremo di tutto per andare lì a vincere, lo merita l'Italia di tornare a un Mondiale dopo tanti anni".

Soprattutto, ci torna dopo aver vinto la Coppa Italia: "Sia io che Jack (Raspadori, ndr) abbiamo scritto la storia dei nostri club ognuno a suo modo. Noi riportando una coppa a Bologna dopo cinquant'anni, loro con il secondo Scudetto in tre anni. Quando vieni in Nazionale dopo annate così, ti porti dietro un entusiasmo che è linfa vitale. C'è un orgoglio, uno spirito e un senso d'appartenenza tali...". Cos'ha detto Calafiori? "Ricky è stato tra i trascinatori della scorsa stagione, rimanendo parte del gruppo. Non ci ha mai abbandonati, si è sempre fatto sentire: è ancora nel gruppo WhatsApp della squadra! Vi lascio immaginare il legame. Anche con Zirkzee e Saelemaekers...". E qual è il gol in Nazionale da ricordare? "Il primo, senz'altro non si scorda mai. Ero pure all'esordio in Nazionale, con già la soddisfazione di poter indossare la maglia azzurra".

Read full news in source page