«La Juventus fa bene a rinnovare la fiducia a Igor Tudor. Il mister ha fatto un bel lavoro e centrato l’obiettivo che tutti gli avevano richiesto al momento del suo arrivo. Non era affatto scontato arrivare in Champions League e ce l’hanno fatta grazie al suo lavoro. Per questo è giusto che vadano avanti con lui in panchina». Firmato Stefano Okaka, uno dei pupilli del tecnico di Spalato ai tempi dell’Udinese. Un feeling ricambiato e che rimane forte anche a distanza di qualche anno dalla comune esperienza insieme in Friuli nel 2019. Il centravanti di Castiglione del Lago ha ricevuto domenica sera il premio “Fuoriclasse a teatro” da Pro Football Podcast presso il Teatro della Concordia all’interno di una lodevole iniziativa a scopo benefico in favore dell’associazione de “Gli Insuperabili”, che promuovono le Scuole Calcio rivolte a ragazzi con disabilità cognitiva, relazionale, affettivo-emotiva, comportamentale, fisica, motoria e sensoriale.
Come giudica il primo trimestre del suo ex allenatore alla guida della Vecchia Signora?
«Sicuramente in maniera positiva. Tudor è arrivato in un momento molto delicato e ha accompagnato la Juve fuori dalla crisi. Il calendario non era facile con tanti scontri diretti in trasferta, dai quali i bianconeri non sono mai usciti sconfitti. I numeri poi dicono che ha fatto 18 punti in 9 gare: un buon bottino per arrivare al quarto posto, che era il traguardo da conquistare a tutti i costi».
Visto da lontano è il solito Tudor che conosceva?
«Il mister è sempre strong (testuale, ndr). Un tipo tosto che sa quello che vuole e si fa rispettare. Queste caratteristiche sono la sua forza. Le dico la verità: in qualcosa mi è sembrato cambiato…».
A cosa si riferisce?
«Mai mi sarei immaginato di vederlo commosso alla fine di Venezia-Juve per aver conquistato la qualificazione in Champions. Gliel’ho detto: si è addolcito (risata, ndr). Scherzi a parte: in quegli occhi lucidi si vedeva tutta la sua passione e il legame fortissimo che Tudor ha con questo club. È innegabile quanto ami davvero la Juventus e credo che questa cosa alla lunga si possa rivelare un valore aggiunto».
Cosa serve alla Juve di Tudor per puntare allo Scudetto?
«L’ha dichiarato lui stesso: questa rosa con tre innesti di alto livello può puntare al primo posto, anche se l’anno prossimo mi aspetto grande bagarre in alto. Il Napoli di Conte sarà la squadra da battere con Inter, Milan e Juve a inseguire. Occhio anche alla Roma: con Gasperini diventeranno molto temibili per il vertice…».
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