**Pioli** ha deciso di venire via dall'Arabia Saudita. Problemi di ambientamento probabilmente, anche dovuti ad una stagione andata così così, in mezzo a fior di campioni a fine carriera, e ad una valanga di soldi che arricchiscono il portafoglio ma non sempre si accompagnano a scelte di vita fantastiche. In poche parole, si sta meglio in Italia.
Data giusta
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E in Italia **Pioli** tornerà. La data giusta è quella del 10 luglio, giorni in cui potrà liberarsi (le due parti ne stanno chiaramente già parlando) senza perdere soldi. Ma questo non rappresenta un problema, né per **Pioli**, né per la **Fiorentina** che hanno già in mente un piano. La nuova stagione comincierà all'incirca in quel periodo, il mercato potrà comunque essere condiviso (anche perché a Firenze, e non solo, gli acquisti ormai si fanno da metà luglio in poi, quando va bene), i nodi più importanti (Kean su tutti) saranno sciolti in quei giorni.
Lusingato dai viola
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**Pioli** aspetta, _lusingato_ dalla proposta viola (triennale) e da un ritorno in Italia dopo lo scudetto al **Milan** che sogna da tempo. Certo, diciamoci la verità, poteva esserci l'**Atalanta**, poteva esserci il **Napoli**, poteva esserci la **Roma**. Fossero '_saltate_' le prime scelte, **Pioli** era nelle mire di tutti questi club che invece hanno scelto altre piste. Rimane la **Juventus**, l'unica vera insidia in questo momento. Fino a quando i bianconeri non avranno definito il proprio futuro, la **Fiorentina** non potrà stare tranquillissima. Ma **Pioli** è un uomo di parola e se dirà sì, sì sarà.
Il problema, al momento, è però più che altro quello di liberarsi dal contratto in Arabia. Anche perché i viola sanno benissimo che, se alla fine tutto dovesse saltare, potrebbero rischiare di rimanere con il cerino in mano, ritrovandosi con allenatori giovani, ancora senza panchina, rimasti a spasso. Una scelta che, visti i malumori del momento, aumenterebbe ancora di più i dissidi con il tifo viola.
Alternative che non convincono
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**De Rossi**, ad esempio, un tempo poteva essere anche un nome spendibile. Oggi, arrivasse, sarebbe chiaramente una scelta firmata **Pradè** e verrebbe visto come un affronto alla piazza. **Gilardino** ha molto più viola sulla pelle ma al tempo stesso sarebbe visto come un'alternativa, non come prima scelta, altrimenti sarebbe già arrivato. Insomma, togliendo **Sarri** (che sarebbe stata l'unica scelta che avrembbe messo tutti d'accordo), Pioli sembra davvero l'unico uomo possibile, per tenere alto il livello e per provare a convincere i big a rimanere.