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Juventus, tutti i problemi che deve affrontare Comolli

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Juventus, tutti i problemi che deve affrontare Comolli

items-center text-gray2 flex text-sm gap-1.5"> Marco Amato, inviato alla Continassa

8 minuti fa

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Undici meno dieci, una Jeep tira dritto in direzione del cancello che divide il parcheggio dei dipendenti dalla sede della Juventus alla Continassa. Qualche attimo di indecisione, tempo di riguardare bene le immagini appena girate: gli occhiali sono i suoi, il taglio di capelli anche. L’arrivo di Damien Comolli passa quasi inosservato, ma è l’”a capo” che arriva dopo il punto, l’inizio di una nuova era. Ieri il comunicato che ha dato notizia della separazione con Cristiano Giuntoli: la fine di un ciclo durato meno del previsto e con risultati decisamente al di sotto di quelle che erano le aspettative. Adesso, tocca al dirigente francese prendere le redini della Juventus e guidarla fuori dal pantano. E tocca premere sull’acceleratore, fin da subito, per recuperare il tempo perso e il distacco rispetto alle altre squadre. Comolli ha raggiunto questa mattina Giorgio Chiellini, arrivato in sede un paio di ore prima. Sarà una giornata di ambientamento, di conoscenza di chi lavora in Juventus e delle sue diverse anime. Confronti, riunioni e poi decisioni, perché i nodi da sciogliere sono molteplici. Primo tra tutti: chi sarà il punto di riferimento per il mercato bianconero? Prosegue la corsa a tre tra Massara, Diego Lopez e Salihamidzic: a breve la scelta del nuovo board bianconero taglierà il traguardo. In attesa di ciò, c’è la questione prestiti: Conceicao, Kolo Muani e Renato Veiga. Chi partirà per gli Stati Uniti e chi tornerà nella squadra di proprietà? Comolli eredita discorsi già ben avviati con il Porto, ancora da discutere un eventuale accordo con il Psg, mentre il Chelsea sembra intenzionato a trattenere il difensore portoghese.

Pochi dubbi, invece, su chi guiderà la compagine negli Stati Uniti. Igor Tudor ha incassato la fiducia della proprietà, oggi avrà un confronto diretto con il nuovo direttore generale. L’orizzonte sembra spostarsi sempre più in là, oltre il Mondiale per Club. Intanto, l’allenatore croato prepara la competizione con un gruppo ridotto ai pochi che non sono stati convocati con le nazionali – ultimo Rugani chiamato da Spalletti -, e con un nutrito gruppo di giovani, tra Next Gen e Under 20, che sperano in un biglietto per gli Usa.

Dal campo alle scrivanie, è una Juventus che mostra fuori dal proprio quartier generale il segnale dei lavori in corso. Si parte oggi, l’obiettivo è smantellare il cantiere e mostrarsi tirati a lucido per l’inizio della nuova stagione.

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