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Kolo Muani tra necessità e opportunità: la strategia della Juventus
items-center text-gray2 flex text-sm gap-1.5"> Marco Amato, inviato a Torino
4 minuti fa
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Un’esperienza dalle due facce, quella di Kolo Muani alla Juventus. Un incipit scintillante: debutto con goal a Napoli, doppietta con l’Empoli e pure con il Como e poi un assist nella vittoria interna contro l’Inter. Non ha deluso nemmeno il finale: goal contro il Monza in una partita che sembrava dal risultato scontato ma poteva mettersi in salita, goal nel pareggio dell’Olimpico contro la Lazio e, dulcis in fundo, altra rete nell’ultimo incontro stagionale – quello decisivo per la qualificazione in Champions League -, contro il Venezia. In mezzo, tra metà febbraio e metà aprile, un buco di trama e tante pagine bianche.
Kolo Muani tra necessità e opportunità: la strategia della Juventus
Duplice, poi, è stato anche il rapporto con Igor Tudor: l’allenatore croato, al suo arrivo, ha voluto dare fiducia a Dusan Vlahovic e ha messo da parte il francese. Gerarchie ribaltate negli ultimi mesi – complice un infortunio muscolare del serbo -, così come si sono ribaltate le convinzioni dell’allenatore: non si può rinunciare all’attaccante più in forma in rosa.
Duplice, infine, è anche la strategia della Juventus per il futuro di Kolo Muani, si districa tra la necessità e l’opportunità. La necessità è quella di fornire a Tudor un pacchetto offensivo competitivo per il Mondiale per Club. Per questo, la dirigenza bianconera sta lavorando – in costante contatto con il Psg -, per strappare un accordo che permetta a Kolo Muani di essere presente negli Usa con indosso la maglia della Juve. È, questo, uno dei primi compiti del duo Comolli-Chiellini; come dicevamo, una necessità: altrimenti, Tudor si ritroverebbe con un Vlahovic sempre più fuori dal progetto tecnico e… E basta. Difficile immaginare che Milik possa essere a disposizione – ha da poco ricominciato a lavorare in campo, con il pallone -, mentre Nico Gonzalez sarebbe un adattato nel ruolo di prima punta.
Dalla necessità del Mondiale, all’opportunità di andare avanti insieme, oltre gli Stati Uniti. Se, lato Paris Saint-Germain, si aprisse alla soluzione di un ulteriore prestito annuale, la Juventus potrebbe cogliere la palla al balzo. In questo modo, a prezzi sostenibili, si ritroverebbe in rosa un calciatore che ha già avuto modo di ambientarsi e di dimostrare di poter fare al caso delle idee di gioco di Tudor. Ci sarà tempo per discuterne, è probabile che al termine del cammino Mondiale le parti si riaggiornino. La Juventus è forte della volontà del calciatore di restare, una freccia in più nell’arco di Damien Comolli.
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