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Juventus, la posizione di Tudor su Douglas Luiz e la carta in mano a Comolli
items-center text-gray2 flex text-sm gap-1.5"> Marco Amato, inviato a Torino
11 minuti fa
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Un anno fa circa, Douglas Luiz era una voce di mercato. Una possibilità che scaldava gli animi, la promessa di un ritorno ai massimi livelli: uno dei centrocampisti migliori dell’ultima stagione di Premier League, con la maglia della Juventus. Si sarebbe imposto a Torino, avrebbe sicuramente preso il posto in regia di Locatelli, avrebbe alzato il livello di un centrocampo che, negli ultimi anni, è sempre finito sul banco degli imputati. Un anno dopo, compare un mezzo sorrisetto amaro a ripensare a quei giorni. L’esperienza del brasiliano alla Juventus è stata un fallimento e rischia di veder scorrere i titoli di coda dopo una sola stagione.
IL BILANCIO - Lo score dice: 26 partite, 832 minuti in campo, 0 goal e 0 assist. Oltre i numeri, però, vanno cercate delle spiegazioni. La prima è nel mancato incastro tra le esigenze di Thiago Motta e quelle di Douglas Luiz. Per l’allenatore, una sola strada seguire, che poi si è tradotta in una gestione univoca delle forze. Gestione che, invece, avrebbe magari permesso al brasiliano di avere un impatto meno rude con il calcio italiano. Da inizio stagione alla fine, una continua rincorsa ad ostacoli verso la miglior condizione fisica: diverse le cadute, mentre il nastro al traguardo è rimasto immacolato.
Juventus, la posizione di Tudor su Douglas Luiz e la carta in mano a Comolli
L'IDEA DI TUDOR - Le cose non sono andate meglio con la gestione Tudor che ha alternato parole al miele – “Giocatore di qualità, ho visto un tiro pazzesco, visione di gioco pazzesca, vede tutto, ha un'accelerazione a 10-15 metri” -, ad una sentenza che sapeva già di bocciatura: “Magari a campo aperto potrebbe non essere il suo...". E infatti, dall’arrivo dell’allenatore croato, Douglas Luiz ha giocato solo 37 minuti in 9 gare, un media di 4 minuti a partita circa. Anche in questo caso, questione di caratteristiche e richieste che non trovano il giusto incastro: Tudor chiede gamba, motore, accelerazione e giocate a tutto campo; Douglas Luiz offre ottima tecnica e visione, ma un ritmo compassato e poca propensione al tuttocampismo.
LA DIRIGENZA - Anche in dirigenza – al di là dei cambiamenti -, non sembrano esserci sponde per un rilancio del centrocampista. Con queste premesse, si apre la questione mercato. La carta in mano della Juventus è la reputazione di Douglas Luiz in Inghilterra. Negli occhi dei club oltremanica ci sono le prestazioni sfoggiate con la maglia dell’Aston Villa e la convinzione che possa tornare su quei livelli. Dopo il Mondiale per Club, la possibile uscita di Douglas diventerà uno dei temi scottanti del mercato in uscita bianconero.
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