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Koopmeiners, rieccoti! L'asset Mondiale per Tudor e la certezza Juve

TORINO - Tutto alle spalle: è l’augurio che Teun Koopmeiners si è fatto quando è rientrato alla Continassa, con la consapevolezza che ieri sarebbe stato il giorno finalmente del rientro. Rieccolo, dunque. In gruppo. Con i compagni. Con un bel sorriso, a giudicare dalle immagini condivise. Ma soprattutto con un nuovo orizzonte davanti, che ha stelle e strisce, che può essere naturalmente l’occasione di una rinascita. Bianconera e non solo. Sì, perché Koop nel mentre ha perso contatto anche con l’Olanda, appena un gol da settembre, ben tre convocazioni a cui ha dovuto rinunciare per precarietà fisica. La prima volta era fuori forma, risultato di un’estate a battagliare con l’Atalanta per approdare poi a Torino. Quindi il problema alla costola, vero handicap di un’annata sottotono e però pure sfortunata. Alla fine, tanto per non farsi mancare nulla, il ko al tendine d’Achille.

Tudor riparte da Koop

Sembrava un’infiammazione da gestire in un paio di settimane. L’ha privato di ben sei partite di campionato, anticipandogli il finale addirittura a metà aprile, quando nella sfida con il Lecce si era diffusa la sensazione che in campo ci fosse un giocatore diverso. Più dentro gli schemi, e banalmente più vicino all’area di rigore. Era arrivato il gol ed era stato importante, una liberazione. Prima che il destino decidesse di rincarare la dose. Tant’è: sono pensieri che l’olandese avrà messo in fila salvo poi liberarsene, coltivando quantomeno l’ambizione di arrivare al top della forma per il Mondiale per Club, dove sarà uno degli asset fondamentali di Igor Tudor per provare a stupire, per rendere "seria" la partecipazione dei bianconeri, così come richiesto dal board Juve. Inevitabile che il croato riparta da lui: l’ha citato in ogni conferenza, un po’ come alibi per le prestazioni sofferte, un po’ come proiezione della Juventus che sarà.

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