Juventus
La stagione 2024-2025 si sta per concludere e c'è un punto di domanda irrisolto: Dušan Vlahović. Il centravanti serbo sembra essere diventato un po' una cartina tornasole. La Juventus adesso è in cerca di sostenibilità economica e ha anche molte ambizioni da raggiungere. Il contratto è in scadenza per il 2026 e il rinnovo è in stallo. In poche settimane la dirigenza deve prendere una decisione, o si assicurano Vlahović aumentando la cifra o lo vengono prima che il valore di mercato inizi a scendere. Inutile dire che, questo dilemma si riflette anche sulle scommesse che in questo momento sono piuttosto discordanti in merito al futuro del giovane.
Un rinnovo che non decolla: perché si parla di cessione
Alcune fonti vicine al club confermano che la proposta bianconera di ingaggio ridotto e di bonus legati ai gol, è stata respinta dall'entourage di Vlahović. Con il rischio di un addio a parametro zero, l'ipotesi cessione prende decisamente quota. Il Chelsea e l'Arsenal studiano delle soluzioni creative, mentre anche il Milan dell'ex tecnico Allegri sta sondando il terreno. La Juventus valuta il cartellino intorno ai 70 milioni, cifra che garantirebbe una plusvalenza e un margine per reinvestire.
Jonathan David in pole, Boniface e Zirkzee sullo sfondo
Nel frattempo, si inizia anche a pensare al possibile sostituto. Jonathan David, in uscita dal Lille, ha lasciato aperta la porta alla Serie A e vuole definire il proprio futuro prima del ritiro. La dirigenza bianconera, forte di contatti avviati da settimane, confida di chiudere sui 40 milioni più bonus, approfittando del contratto in scadenza 2026 e della volontà del canadese di giocare la Champions. Se la trattativa dovesse complicarsi, il piano B porta in Germania: Victor Boniface del Bayer Leverkusen perché ha delle caratteristiche in linea con il gioco di Thiago Motta e, cosa non da poco, potrebbe liberarsi per circa 45 milioni. Resta sotto osservazione anche Joshua Zirkzee, pronto a muoversi dal Manchester United in prestito con obbligo di riscatto. È chiaro, quindi, che c'è un certo fermento e anche tutte le news sulle quote serie a di betfair registrano delle variazioni sulle previsioni. Il mercato considera l'uscita di Vlahović un rischio calcolato, controbilanciato dalla prospettiva di un attacco più dinamico e giovane.
Comolli e Chiellini ridisegnano la strategia di mercato
La svolta è sostenuta da un nuovo organigramma. Damien Comolli ha assunto l'incarico di General Manager il 4 giugno. Ha portato lo stesso approccio data-driven sperimentato a Tolosa. Al suo fianco, Giorgio Chiellini ha ottenuto il ruolo di Director of Football Strategy, con delle deleghe operative sullo scouting e sulle negoziazioni. Il mandato è chiaro: alleggerire il monte-ingaggi, ringiovanire la rosa e rendere le operazioni coerenti con un salary-cap interno.
I report indicano due priorità:
- Realizzare entro metà luglio la plusvalenza Vlahović
- Completare l'acquisto del nuovo centravanti in tempo per la tournée americana di agosto
Mentre il dossier David procede, Comolli ha aperto un canale con il Parma per il difensore Leoni, classe 2006, e monitora Koopmeiners per il centrocampo. Ogni profilo viene analizzato con le metriche di expected goals, pressing efficiency e sostenibilità contrattuale, un chiaro segno che c'è un cambiamento strutturale rispetto alla gestione precedente.