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Cacciati da Motta, avversari di Tudor: la Juve Usa e getta da Huijsen a Danilo

Dalla briosa ed effervescente spensieratezza tipica della West Coast, a quella più rigida, pragmatica e utilitaristica della East. Due mondi opposti, separati da 4.500 chilometri, pronti ad abbandonarsi alla più affascinante e decisa contaminazione dell’era contemporanea. Quella che l’inedita versione del Mondiale per club si prepara a innescare in tutto il paese. Per gli Stati Uniti una sorta di “prova generale” in vista della coppa del mondo in programma la prossima estate. Un vero e proprio “melting pot”, con 32 squadre dagli svariati colori. Anche se, in realtà, la tinta predominante sarà quella bianconera.

Diversi, infatti, gli ex juventini che prenderanno parte alla competizione per guadagnarsi un posto da titolare nei nuovi club, o semplicemente per alleggerirsi la coscienza, liberandosi di quei fastidiosi sassolini rimasti lì, nelle scarpe, una volta lasciata Torino.

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