La Juve ritrova Facundo Gonzalez e Arthur
Al Training Center della Continassa si è poi rivisto Facundo Gonzalez: l’uruguaiano sta smaltendo un problema alla schiena ed è rientrato a Torino per curarsi, ma non è previsto il suo impiego negli Stati Uniti. Anzi: con il mancato ritorno del suo scopritore, Matteo Tognozzi, con ogni probabilità si cercherà la migliore soluzione per il futuro, stavolta a titolo definitivo. E per una scommessa sostanzialmente persa, ce n’è un’altra che i dirigenti avrebbero preferito gettare prima nel dimenticatoio. A luglio, al raduno, ci sarà l’occasione di ritrovare pure Arthur Melo, ceduto temporaneamente al Girona fino a giugno ma con un contratto almeno in scadenza nell’estate del 2026. Due strade per un compromesso con il brasiliano: cessione o risoluzione, in ogni caso servirà un accordo. Così come servirà per Tiago Djalò, guizzo targato Cristiano Giuntoli nel gennaio del 2024, quando la Juventus immaginava ancora una lotta scudetto. No, non è andata come sperato. I cocci sono ancora sparsi sul tappeto della sede, a Comolli (con Chiellini e il futuro direttore sportivo) il compito di raccoglierli e farne un addio quantomeno remunerativo. Il centrale ha giocato al Porto negli ultimi mesi, salvo chiudere anzitempo l’esperienza formalmente per questioni interne, molto più probabilmente per mancanze di tipo comportamentale. Escluso il ritorno in Portogallo, così come quello in Italia. L’obiettivo è trovare una pista percorribile per tutti prima che si proceda con la convocazione per il ritrovo.
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