Aldo Serena, da grande ex centravanti quale è, ci aiuti a definire l’identikit ideale per il futuro attaccante della Juventus…
«Ci vorrebbe un profilo strutturato fisicamente, che sappia dialogare con i compagni, giocare spalle alla porta e - se necessario - inventarsi la giocata decisiva nei momenti di difficoltà».
Visti i recenti sviluppi nella trattativa con il Psg, non pensa che ci vorrebbe un profilo compatibile con Kolo Muani?
«Assolutamente, anche perché il francese non ha le caratteristiche della classica boa a cui appoggiarsi. Non è un profilo che aiuta la squadra in fase di costruzione, ma un individualista speciale. Ha nelle corde dei colpi fuori dal comune, ma ha delle carenze sotto il profilo del gioco collettivo. Come dimostra, del resto, il fatto che Luis Enrique non abbia voluto contemplarlo nel suo progetto tecnico. Un calcio che coinvolge tutti e 10 i giocatori di movimento nella manovra. Se la Juve ha intenzione di fare all-in su di lui - scelta più che plausibile vista la sua eccellente vena realizzativa - dovrebbe affiancargli allora una seconda punta altruista, che possa aprirgli gli spazi e aiutare i compagni in fase di costruzione. A me piace tantissimo Julian Alvarez. In Italia farebbe benissimo».
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