Priorità alle uscite per la Lazio. I biancocelesti, senza gli introiti delle coppe europee, hanno l'esigenza di sfolitre la rosa e racimolare risorse per il mercato. Serviranno pochi investimenti, ma ben mirati, per consegnare a Sarri la squadra che lui vorrebbe completa entro l'inizio del ritiro estivo (14 luglio). Il tecnico toscano ha bisogno di una ventina di giocatori al massimo - per affrontare solo la Serie A e, più avanti, la Coppa Italia - più qualche innesto tra i giovani da aggregare all'occorrenza. Ecco perché oltre agli esuberi già fuori dal progetto tecnico, è lecito aspettarsi almeno una cessione per reparto.
PORTIERI - Le gerarchie in porta sono azzerate. Provedel e Mandas si giocheranno il posto, con il primo in vantaggio perché fu proprio una scelta di Sarri nel 2022. Il tecnico ne apprezza la capacità di giocare con i piedi e di guidare la linea di difesa. Il greco però si giocherà le sue carte e proverà a mettere in discussione le scelte dell'allenatore. Senza però la possibilità di avere almeno un palcoscenico in coppa dove poter collezionare minuti, in caso di ritorno definitivo in panchina, in accordo con la società potrebbe valutare la'idea di andare a giocare altrove. Lotito e Fabiani non lo valutano meno di 20 milioni: sarebbe una plusvalenza mostruosa, visti i soli 700mila euro spesi per prelevarlo dall'Ofi Creta due anni fa. Non è da escludere però una possibile soluzione in prestito.
DIFENSORI - Dei 5 centrali attualmente in rosa almeno uno andrà via. Sarri vorrebbe che Romagnoli (in trattativa per il rinnovo) e Gila (ha richieste da mezza Europa) venissero blindati. La società proverà ad accontentarlo. Durante il ritiro verranno testate le condizioni di Patric, reduce da un'operazione ai tendini della caviglia. Se darà garanzie, potrebbe essere confermato, perché il tecnico toscano si fida molto di lui e delle sue qualità esplose proprio sotto la sua guida. Su Provstgaard e Gigot invece sono in corso delle riflessioni. Il giovane danese è stato un investimento di prospettiva fatto a gennaio scorso. Se ne parla un gran bene, ma deve ancora farsi le ossa. Il 31enne francese invece non è detto che riesca ad adattarsi bene alle rigide impostazioni tattiche del 4-3-3 sarrista. Sarà valutato in ritiro e poi in caso si valuterà la sua conferma o meno. Più o meno come per Tavares, su cui ha messo gli occhi la Juventus. Il terzino portoghese, appena riscattato dall'Arsenal per 5 milioni (più il 40% della futura rivendita) potrebbe in realtà diventare una delle pedine principali per sbloccare il mercato della Lazio. In bilico tra gli esterni comunque ci sono anche gli altri quattro terzini. Marusic, per il quale è scattata l'opzione di rinnovo automatico, vorrebbe un adeguamento di stipendio che la società non è disposta a concedere e valuta quindi l'addio. Pellegrini dovrà convincere Sarri a puntare su di lui. Lazzari idem, anche se non ha grandi richieste sul mercato. E pure Hysaj, uno dei pupilli del tecnico toscano dai tempi di Empoli, non è certo di rimanere, visto lo stipendio pesante e la scadenza di contratto nel 2026.
CENTROCAMPISTI - Rovella e Guendouzi sono due dei pezzi pregiati di cui Sarri - e nemmeno la società - vorrebbe privarsi. Accanto a loro però servirà un'altra mezzala. Perché Vecino ha le valigie pronte e il contratto in scadenza tra pochi giorni. Belahyane è un regista, così come Cataldi che potrebbe non essere riscattato dalla Fiorentina. Dele-Bashiru nelle idee del mister parte già indietro nelle gerarchie, perché ancora troppo grezzo al livello tecnico. Può restare ma dovrà impegnarsi tanto per migliorare sotto l'aspetto qualitativo ed essere utile alla causa. Per la giusta offerta comunque tutti possono partire (oltre Vecino che dirà addio a parametro zero quasi sicuramente).
ATTACCANTI - Nel reparto avanzato gli indiziati per salutare Formello in estate sono Tchaouna e Noslin. Pedro infatti rinnoverà il contratto, mentre gli altri 4 - Isaksen, Zaccagni, Dia e Castellanos - non si muoveranno a meno di offerte importati. Su Taty in realtà voci di interessamenti in giro per il mondo ce ne sono, mentre su Zaccagni ha messo gli occhi il Napoli. Nulla di concreto per il momento comunque. Al contrario il PSV sembra fare sul serio per Tchaouna, reduce da un'annata deludente e già cercato a gennaio dagli olandesi. Su Noslin invece c'è il Torino, che ha appena ingaggiato Baroni per la panchina. Proprio l'ex tecnico biancoceleste aveva voluto con sé a Roma l'estate scorsa il jolly offensivo olandese, che tanto bene aveva fatto co lui nei sei mesi precedenti al Verona. In biancoceleste la magia non si è ripetuta e ora la Lazio dovrà cercare di non mettere a bilancio una minusvalenza dopo 18 milioni sborsati (tra parte fissa, e bonus scattati) per prelevarlo un'estate fa.