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Vlahovic, Comolli accusa: "Qualcosa non ha funzionato". Tocca a lui ora risolvere la grana, il rischio è grande
Damien Comolli, nuovo direttore generale della Juventus, nella sua conferenza di presentazione ha toccato diversi temi, in maniera forte e con parole dirette. In chiave mercato, non è mancato un punto su Dusan Vlahovic, che andrà in scadenza di contratto con i bianconeri il 30 giugno del 2026. Sul serbo, Comolli dice: "Ho parlato con Dusan la settimana scorsa. Il giocatore dovrebbe tornare a breve e voglio parlargli per sapere cosa ha in mente. Lui è un top player, qualcosa non ha funzionato, mi rendo conto non sia abbastanza, non so di chi siano le colpe. Devo parlare con il giocatore e capire, non c'è dubbio che sia un top player. Bisogna capire quali sono le sue intenzioni".
Vlahovic, Comolli accusa:
LO STALLO - Ritornando al recente passato, non c'è dubbio che il passaggio chiave dell'intervento di Comolli sia questo: "Qualcosa non ha funzionato ". Il nuovo dg della Vecchia Signora non attribuisce responsabilità all'entourage dell'attaccante o chi l'ha preceduto alla guida della Juventus ("Non so di chi siano le colpe"), ma sicuramente intende fare chiarezza sulle cause della situazione di stallo venutasi a creare da due anni a questa parte. Da quando Cristiano Giuntoli ereditò Vlahovic a tre anni dal termine del contratto, e con una trattativa per il rinnovo ferma, senza di fatto fare nessun passo in avanti nel corso dei 24 mesi nei quali l'ormai ex Football director è rimasto alla Continassa.
LA STRATEGIA - La situazione attuale vede il classe 2000 a un anno dalla scadenza del contratto, con la Juventus tenuta a pagargli un ingaggio da 12 milioni di euro netti per i prossimi 12 mesi e con il rischio di perderlo a parametro zero dopo il 30 giugno del 2026. Dal colloquio chiarificatore con Vlahovic, Comolli dovrà uscire con le idee chiare e con una strategia definita: puntare al rinnovo, se la Juventus capirà di volere puntare ancora sull'ex Fiorentina, oppure procedere verso una cessione rapida. In questo caso, mentre in Italia si registra l'interesse del Milan di Massimiliano Allegri, sullo sfondo ci sono la Premier League e, soprattutto, la Turchia, con il Fenerbahce già pronto a fare ponti d'oro per il centravanti bianconero.
IL RISCHIO DA EVITARE - La volontà del giocatore, ovviamente sarà decisiva: se Vlahovic e il suo entourage non accettassero di rinnovare, e non trovassero soluzioni in uscita gradite sia a loro che alla Juventus, Vlahovic potrebbe pensare di andare al muro contro muro, puntando ad arrivare a scadenza fra un anno, per poi accasarsi dove meglio crede e alle sue condizioni. L'abilità di Comolli sarà quella di scongiurare questo pericolo, cosa che Giuntoli non è riuscito a fare in due anni.
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