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Juve, il piano per Gyökeres: dipende tutto da Vlahovic

Viktor Gyökeres è la nuova, magnifica e tentacolare ossessione juventina. Al punto che la Signora si sta muovendo seriamente per chiudere un affare che sarebbe galattico nei tempi e nei modi, cercando di aggirare il traffico che in queste ore affolla Lisbona nei pressi di casa Sporting. Non si tratterebbe di un semplice acquisto, bensì di un’operazione-manifesto: portare a Torino un centravanti capace di segnare 54 gol in stagione, per intenderci 4 reti in meno dell’intera squadra bianconera nell’ultima Serie A, spedirebbe un segnale potente alle competitor. Sarebbe una dimostrazione di potenza degna della Juve di Agnelli, abituata a “invadere” il mercato con colpi sensazionali in stile Ronaldo e Vlahovic, pagando nel secondo caso il cartellino dell’attaccante 70 milioni di euro.

Juve, il nuovo sogno è Gyokeres

Settanta milioni potrebbero giusto ammorbidire la resistenza dello Sporting. Lo svedese, dal canto suo, dopo un’annata da fenomeno sente di essere giunto a un bivio. Il Manchester United è in pole position da settimane, eppure non riesce a chiudere. Nel frattempo, i Red Devils si sono cautelati con Matheus Cunha, pagato altri 70 milioni dal Wolverhampton. Gyökeres ha una clausola da 100, i portoghesi però hanno fatto sapere di essere disposti a trattare partendo da una base d’asta di 70. Cifre imponenti. Ma la Juve di Giuntoli ha sborsato 250 milioni per rivoluzionare la squadra con 13 nuovi acquisti nell’ultimo anno e adesso sembra intenzionata a usare i premi Champions (quelli ottenuti nel 2024-25 e quelli in arrivo per il 2025-26) per rinforzare l’attacco. Non a caso, l’ex dt aveva previsto un investimento da 80-85 milioni per convincere il Napoli a cedere Osimhen; viste le alte pretese del nigeriano - che ha fatto penare persino l’Al-Hilal - la suggestione si è eclissata, così quel budget potrebbe essere riversato su un altro centravanti. V per Viktor, da Osi a Gyökeres, un altro di quelli con il repertorio da rapace d’area. Ad alcuni lo svedese ricorda Haaland per la fame di gol e la freddezza sotto porta. Lui, che sazio non è, ai suoi agenti ha dato un’indicazione ben precisa: vuole giocare la Champions ai massimi livelli e competere per vincere uno dei 5 campionati top d’Europa. Viktor sta per vittoria, è nel Dna della Juve e pure nelle ambizioni del nuovo corso dirigenziale. Il dg Comolli ha già avuto dei contatti con i procuratori del ragazzo, che hanno anche fissato la cifra dello stipendio: chiedono almeno 10 milioni netti annui. Vlahovic ne guadagna 12.

Juve, la cessione di Vlahovic per sbloccare Gyokeres

Dusan è ancora una volta l’ago della bilancia. Il suo destino è strettamente legato a qualsiasi altra operazione in entrata. «Devo parlare con il calciatore. Lui è un top player, ma dobbiamo capire anche le sue intenzioni dal punto di vista contrattuale», ha detto ieri il manager francese. Il serbo può essere ceduto per una cifra vicina ai 30 milioni. Se dovesse rinnovare - difficile - lo farebbe a cifre decisamente più basse, tra gli 8 e i 9 milioni annui. Nel frattempo, la nuova dirigenza sta giocando altre due partite parallele. Una riguarda David, il canadese svincolato dal quale i bianconeri attendono una risposta entro la fine della prossima settimana circa la proposta da 6 milioni annui più un bonus da 15 milioni alla firma; l’altra riguarda Kolo Muani, con una trattativa ben avviata per farlo restare a Torino oltre il Mondiale per Club, valutando un prestito con diritto di riscatto attorno ai 50 milioni che potrebbe accontentare il Psg. Il ballo delle punte alla Continassa è appena cominciato.

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