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La nuova Juve prende forma: Kolo Muani, i rinnovi e il vertice per Yildiz

Con l’asset manageriale tuttora nel vivo di una profonda rivoluzione, la Juventus non ha potuto sfruttare la finestra di mercato “speciale” aperta dalla Fifa dal 1° al 10 giugno, per chiudere eventuali colpi in entrata. Prima, infatti, occorreva risolvere i cosiddetti “codici rossi”, scongiurando gli addii prematuri dei vari giocatori in prestito. Se per Veiga non è stato possibile imbastire una trattativa con il Chelsea, i bianconeri sono riusciti quantomeno ad assicurarsi per il Mondiale per club Randal Kolo Muani e Francisco Conceiçao. Non si tratta però di una soluzione definitiva: la Juve ha “rimandato la sveglia” alle prime settimane di luglio (a Mondiale finito), nella speranza di riuscire a cucire la distanza con il Psg sulla formula del prestito da porre in essere per l’attaccante francese. I bianconeri gradirebbero tutelarsi con un eventuale diritto di riscatto.

Il Psg, invece, continua a insistere per l’obbligo, dal momento che Luis Enrique non sembrerebbe intenzionato a reinserire il francese all’interno del progetto tecnico. Ma se ne parlerà più avanti: Comolli, del resto, avrà bisogno di tempo per analizzare a fondo i vari fascicoli bianconeri e studiare le prossime mosse. E poi, a una settimana esatta dall’esordio negli Stati Uniti contro l’Al Ain, meglio non prestarsi a situazioni che potrebbero distrarre il gruppo squadra di Tudor.

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