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Torino, Baroni e la rivoluzione in attacco: il mercato può stravolgere il reparto avanzato

Ci sono poche, pochissime certezze nel **Toro** che da qualche giorno si è affidato a **Marco Baroni.** Il tecnico, infatti, rischia di aver ereditato una squadra che sarà molto diversa rispetto a quella lasciata da Paolo Vanoli, specialmente per quanto riguarda l’attacco. Di sicuro non ci sarà più **Elmas**, almeno per il momento: il club di via Viotti non ha esercitato il diritto di riscatto a 17 milioni di euro ma ora proverà a trattare nuovamente con il Lipsia, nonostante tutte le difficoltà del caso. Poi saluterà **Karamoh**, arrivato a scadenza di contratto e protagonista una stagione insufficiente per meritarsi il rinnovo, e anche l’oggetto misterioso **Salama** sarà rispedito al mittente. Infine, ci sono **Sanabria** e **Adams**, con il primo che è stato messo ufficialmente sul mercato aspettando la miglior offerta, mentre per il secondo verranno ascoltate proposte monstre considerando anche che è arrivato a parametro zero.

Così, su cinque elementi, l’unico davvero certo della permanenza è capitan **Zapata**, il quale sta recuperando dopo il terribile infortunio al ginocchio patito ad ottobre scorso. La riabilitazione procede bene e lui ha mandato messaggi confortanti, ma è inevitabile che bisognerà vederlo in campo per capire come avrà recuperato dopo tanti mesi ai box a quasi 35 anni. Uno scenario, questo, del quale Baroni è ben consapevole, così il tecnico si aspetta rinforzi dalla società e possibilmente anche in tempi brevi. Per **Ngonge**, ad esempio, i dirigenti stanno iniziando a fare sul serio: con il Napoli stanno partendo le trattative, il belga è uno dei profili preferiti dell’allenatore che lo lanciò a Verona.

E, sempre con i partenopei, i discorsi potrebbero anche ampliarsi su **Simeone**, puntualmente accostato al Toro ormai da diverse sessioni di mercato. Questa volta, però, potrebbe anche essere quella buona per il Cholito, con i granata che hanno bisogno di un profilo di spessore in un reparto che, ad oggi, ha come unica certezza Zapata. E il colombiano, però, è reduce da una lesione del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale a 34 anni suonati.

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