Dopo aver salutato la Juve di Igor Tudor, Timothy Weah si è presentato ufficialmente ai tifosi dell'Olympique Marsiglia, nel corso dell'attesissima conferenza stampa odierna. "Arrivo a Marsiglia con un solo obiettivo: vincere qualcosa", parola dell'esterno statunitense, costato ai francesi un totale di 19,5 milioni di euro.
Marsiglia, l'entusiasmo di Weah: "Voglio vincere qualcosa, non c'era altra scelta per me"
Weah non ha nascosto il suo entusiasmo per la nuova avventura e per essere arrivato alla corte di Roberto De Zerbi in questa sessione di mercato: "C'erano altri club, ma appena mi hanno chiamato, ne è rimasto solo uno. Per me è perfetto. C'è concorrenza. Conosciamo lo stadio e i tifosi. L'eredità di mio padre qui? Quando giocava qui, per me era un sogno giocare per l'OM. Per lui, giocare qui era un sogno, era incredibile. C'è pressione ovunque, in ogni lavoro. Spero di fare una grande stagione con i miei compagni di squadra. Angel Gomes è il mio migliore amico nel calcio, e questo ha avuto un ruolo importante. Ci siamo divertiti molto con lui a Lille. Spero di vivere grandi esperienze. La trattativa? Il mio agente mi ha chiamato per parlarmi dell'interesse dell'OM. Mio padre mi ha parlato del club e della passione - ha spiegato -. Sono fortunato ad essere qui. In carriera, pochi giocatori hanno la possibilità di giocare per un grande club. Nella mia testa, ero già qui".
Weah ammette: "Non mi sono allenato con la Juve negli ultimi giorni perché sapevo che sarebbe successo"
Weah ha poi proseguito: "Sono qui per dimostrare che posso giocare in qualsiasi posizione e supportare la squadra. Non mi sono allenato con la squadra negli ultimi giorni perché sapevo che sarebbe successo - ha ammesso lo statunitense -. Sono forte mentalmente, sono un professionista. Come sto fisicamente? Non giocherò nella prossima amichevole. Ho bisogno di un po' di tempo per lavorare con i miei compagni. Poi sarò pronto al 100%. Sarò alla partita per vedere come gioca la squadra e per vedere i tifosi. Non vedo l'ora di arrivare".
Il "figlio d'arte" non ha certo dimenticato la nazionale e i tifosi del Vélodrome: "Ho obiettivi ambiziosi. Il Mondiale si avvicina e si gioca in casa. Dobbiamo lavorare sodo per essere in forma per il Mondiale. Spero di giocare il mio secondo Mondiale. L'Orange Vélodrome? Ho giocato qui durante il Covid. Non c'erano tifosi. Sono davvero fieri del club. Cercherò di dare il 100%. Grazie ai tifosi per l'accoglienza. Sono felice di essere qui. Ora è il momento della partita. L'accoglienza dei tifosi? È stato molto emozionante. È stato speciale. Non sono mai stato accolto così in un club prima. Ho avuto molti momenti difficili nella mia carriera, ma un arrivo così è speciale. Voglio sentirlo all'Orange Vélodrome. Dovremo segnare e vincere".
Weah: "Rabiot è mio fratello, felice di avere un allenatore come De Zerbi"
Al Marsiglia, Weah ritrova anche Adrien Rabiot, suo compagno al Psg e alla Juventus, ma non solo: "È mio fratello. Abbiamo giocato insieme al Paris Saint-Germain e alla Juve. Era giovane, ora è più grande. Grazie a lui, questa è casa mia. Ho qui i miei fratelli, un allenatore e una dirigenza che credono in me, tifosi che mi hanno accolto a braccia aperte... Cosa potrei chiedere di più... Obiettivi? Vogliamo tutti segnare gol e fare assist. L'obiettivo di tutti è vincere qualcosa. Ho 25 anni, mi restano otto anni per vincere titoli. Spero che lavoreremo bene insieme. Ne parleremo a fine stagione".
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