Prove. E ancora prove. Soprattutto per capire a quale punto sia la Juventus, come trattarla in vista del campionato. In fondo, le amichevoli servono proprio a questo, a smussare i dubbi che s'insinuano e a dare una luce lì dove magari resiste qualche ombra. Ieri, al centro Adidas di Herzogenaurach, è andato in scena un altro giorno di allenamenti, già importanti per capire quale strada Igor Tudor possa intraprendere intanto a Dortmund, dove la sua squadra affronterà il Borussia in amichevole domani, poi alla prima del 24 agosto contro il Parma. E se lì si inizierà a fare sul serio per tre punti delicati, in Germania l'obiettivo va oltre il semplice mettere benzina nelle gambe: è un test a tutti gli effetti, per questo ci si aspetta che vada in campo la Juventus potenzialmente titolare, o una realmente simile. Dopo l’assenza alla mini seduta aperta al pubblico di mercoledì, Kenan Yildiz non ha saltato altri giorni, dunque va verso una convocazione per l'incontro del Signal Iduna Park. È la migliore notizia possibile per l'allenatore croato, pronto a giocare sui tempi di inserimento di David e ad affiancare il canadese al numero 10. Da quel tandem passeranno tanti gol e tante situazioni, tendenzialmente un gran numero dei punti a disposizione.
Le ultime di formazione
Come Kenan, anche Bremer prosegue il suo lavoro: l'imperativo è non forzare, ma la tabella di marcia non ha subito fondamentalmente intoppi, è anzi a buon punto e con un certo grado di fiducia registrato per l'avvio della stagione. Pertanto, è plausibile che metta altri minuti nelle gambe, che appunto continui il riadattamento al ruolo, alla squadra, più banalmente e significativamente all'approccio con la partita. Se in difesa il brasiliano potrebbe nuovamente disputare un tempo, il resto del reparto è pressoché fatto: Gatti ha avuto un'altra settimana di lavoro in più e le difficoltà del Mondiale sono lontane, mentre Kalulu e Kelly sono invece pronti a vivere il match dal primo minuto, con Rugani in seconda battuta e all'evenienza. Sugli esterni, possibile staffetta tra Nico Gonzalez e Joao Mario sulla destra, mentre a sinistra Andrea Cambiaso si farà regista largo per poi dare eventualmente il cambio a Filip Kostic. Che in ritiro è sempre con il montenegrino Adzic, un altro a cui le luci del WestfalenStadion potrebbero far bene, pure sul fronte mercato (può partire in prestito, magari in un club di Serie A).
ll mercato e l'attacco
E a proposito del mercato: difficilmente chi è tanto chiacchierato in uscita finirà poi per prendere parte alla sfida, per Douglas Luiz si preannuncia così un'altra gara semplicemente da spettatore. Era già capitato con la Reggiana, alla primissima. E come il brasiliano, Arthur e Rouhi ne avevano condiviso il destino, lontano dal rettangolo verde. La curiosità semmai si sposta sul fronte Miretti: il Napoli prepara l'affondo possibilmente decisivo, il centrocampista invece è a tutti gli effetti a disposizione di Tudor. Finché le acque non saranno caldissime per l'addio, la sensazione è che Igor voglia sfruttarlo, così da mostrare l'utilità del talentino nel suo contesto di gioco. Poi l'attacco: David e Yildiz, tanto per iniziare. Uno tra Conceiçao e Koopmeiners, giusto per concludere. E Vlahovic? Ci sarà, perché «è un giocatore della Juve», come ha voluto ribadire il direttore tecnico François Modesto. Ma non dal primo minuto, salvo sorprese o ribaltamenti del fronte, comunque niente affatto previsti. Uno spunto su Koop: l'olandese potrebbe riprendere il filo con la mediana più pura, ossia tra i due di centrocampo. Lì, in realtà, non esistono dubbi, ma solide certezze: Locatelli e Thuram restano la "coppia fissa". Forse l'unica, di questa Juventus.
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