Non è che Igor Tudor si attenda qualcosa o, ancora meno, abbia pretese: è più che altro il suo grande lavoro sulla squadra a suggerire l’opportunità, prima ancora che la necessità, di rinforzare un gruppo in crescita. Se nella passata stagione il tecnico croato era riuscito a intervenire sì, però d’urgenza e con un margine di manovra minimo, in quest’estate di preparazione e con la rosa ampia a disposizione, Tudor sta costruendo una Juve con le idee chiare e uno spirito guerriero come si è visto a Dortmund. Calcio d’estate, certo, ma sarebbe un delitto, sportivamente parlando, non fornire allo staff tecnico bianconero quegli innesti necessari a completare la squadra nel miglior modo possibile per affrontare tutte le competizioni. Dal canto suo, Damien Comolli, deus ex machina del mercato nonché plenipotenziario riguardo le scelte di natura calcistica, farà il possibile per colmare le lacune, più tecniche che numeriche, della rosa: non è questione di accontentare qualcuno, quanto piuttosto di implementare le già buone potenzialità della formazione guidata da Tudor.
Riunione operativa dopo l'amichevole in famiglia
Non si può certo dire che la Juve non abbia investito: il problema, semmai, è che la dirigenza deve fare i conti con il peso a bilancio dei riscatti delle precedenti due sessioni di mercato. Dunque le mani di Comolli non sono legate, ma è inevitabile che per operare in entrata siano necessarie prima delle uscite. Di questo e di tante altro parlerà la dirigenza bianconera con il tecnico Tudor in una riunione operativa prevista per domani in cui le varie parti coinvolte faranno il punto sullo stato dell’arte, dopo l’amichevole in famiglia con la formazione Next Gen e prima dell’impegno di sabato a Bergamo con l’Atalanta, ultimo crash test in vista dell’esordio di campionato di domenica 24 agosto contro il Parma allo Stadium.
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